opinioni

Sulla questione dei presunti inciuci pre-elettorali

mercoledì 2 settembre 2009
di Davide Orsini

Non credo che continuare con la storia dei presunti inciuci fra conciniani ed alcuni membri del PD cambi le sorti della citta'. E non credo che, se inciucio c'e' stato, questo debba diventare una questione di interesse necessariamente pubblico. A meno che non si sospetti (sulla base di prove e non di pettegolezzi) che dietro i presunti voti "anomali" si celi qualche scambio di favori, denari, e simili.
Se nessuno ha motivo di dubitare della regolarita' delle elezioni, allora voltiamo pagina, e parliamo di altro.

Gira gira la sostanza di tutti i sospetti finora adombrati e' che alcuni esponenti del PD, eletti consiglieri comunali, avrebbero suggerito ai "loro" elettori di votare in modo disgiunto. Che il voto disgiunto si sia verificato, non ci sono dubbi, conti alla mano; ma che tali voti "anomali" siano stati orchestrati dai noti consiglieri mociani, questo dovrebbe essere dimostrato. Siccome il voto e' segreto e non viviamo in un regime di polizia, almeno per ora, far confessare gli eventuali elettori fedifraghi mi pare impresa ardua (ma qualche Stalinista potrebbe sempre tentare).

Nonostante cio', un partito serio, con delle regole chiare, avrebbe gia' avviato una inchiesta interna, senza valore legale, ovviamente. Accertare i fatti e capire perche' si sono verificati certi comportamenti potrebbe essere utile per due motivi:
1) Capire cosa non e' andato (sia dal punto di vista delle regole che nella sostanza politica) nella gestione delle primarie per cercare di non sbagliare nuovamente in futuro (si badi bene, io non metto in discussione le primarie come strumento di scelta democratica, dico che se n'e' fatto un uso distorto e che sono state gestite male, prima durante e dopo lo scrutinio)
2) Accertare se da parte di alcuni membri del PD ci siano stati comportamenti contrari agli scopi ed alle regole del partito di cui fanno parte. In tal caso, a costoro andrebbe revocata la tessera, cosi' come succederebbe in ogni associazione di individui, bocciofile comprese.

Questa e' una grana che dovrebbe essere affrontata dagli organi preposti all'interno del PD. E' inutile, e forse controproducente, trascinare in piazza una querelle che ha come unico scopo quello di continuare la lotta fra faide esplosa con le primarie. Questa melma, fatta di imbrogli, rivalita', scontri personali, colpi bassi, diffamazioni, ed insinuazioni, non puo' essere riversata sulla citta'. I cocci sono del PD ed il PD se ne deve prendere cura, invece di continuare a buttarli dalla finestra. Superata questa fase, forse, un giorno, anche il PD potrebbe tornare a far politica PER LA CITTA'. Per ora, il nulla.

Fine della storia, almeno per come la vedo io.