Tempo di Mozioni. Hai visto mai mai che dalle mozioni si possa arrivare al tempo delle "emozioni"
Fino ad alcuni anni orsono, dopo una lunga e calda Estate, non si vedeva l'ora che arrivasse il più mite e respirabile Autunno per ritemprarsi e attrezzarsi ad affrontare i rigori dell'Inverno: era anche il tempo delle vendemmie!.
Ci fu, per la verità, una eccezione alla regola enunciata; non si trattò, però, di una questione climatica quanto piuttosto di una lotta sociale e sindacale che, forse e in parte, ha indirizzato verso differenti sbocchi la storia italiana ed europea e non solo. Fu l'Autunno Caldo, anzi caldissimo, del quale oggi non è che non ve ne sarebbe di nuovo bisogno; è che non ci sono le condizioni, le forze e le energie ideali e politiche per riedificarlo. Ma questa è un'altra storia, complessa e articolata, della quale, se avremo modo, torneremo a parlare...
Abbiamo detto Autunno tempo di vendemmia; mi pare, osservando il panorama locale e nazionale, che sia più appropriato definirlo come il "Tempo delle Mozioni".
Da qualunque parte ci si giri (televisione, giornali, rubriche, chiacchiere della gente) non si parla d'altro che di mozioni: mozioni parlamentari su argomenti tra i più disparati, dalle frivolezze di chi non ha di meglio da fare alle strumentalità di chi è nato provocatore e provocatore morirà; mozioni d'ordine che il più delle volte, ben che vada, hanno la sola efficacia di aumentare la già tanta confusione che sembra regnare sovrana nelle società contemporanee; mozioni consiliari di buone e pie intenzioni che, però e spesso, non riescono a perseguire fino in fondo lo scopo per il quale sono state ideate e presentate.
Non ultima la mozione a firma del Capogruppo PD in Consiglio Comunale (uno dei pochi atti con sufficiente tasso di responsabilità in capo a detto partito) tendente ad impegnare la Giunta di centro-destra a praticare le linee programmatiche della maggioranza di centro-sinistra in assenza, almeno fino ad oggi, di chiari ed univoci indirizzi di governo da parte dell'esecutivo municipale.
Detta mozione dovrebbe andare in discussione alla ripresa dell'attività amministrativa di Settembre e per il Sindaco non sarà facile sottrarsi dal prenderne atto se, nel frattempo, non avrà trovato, all'interno dei gruppi che lo appoggiano, tutta la coesione e tutta l'unità d'intenti di cui ha necessariamente bisogno per una efficace e produttiva gestione della "cosa pubblica".
Il passaggio, come è facilmente intuibile, riveste carattere di estrema delicatezza e importanza perché sono in gioco i futuri scenari politici, economici e finanziari della Città che invoca, a gran voce, di uscire quanto prima dall'attuale fase di stallo e di incertezza. E farà bene il PD,partito di maggioranza relativa, a tenere alto il tono del dibattito e a far sentire il peso propositivo delle sue idee che, credete, non sono affatto da gettare alle ortiche in quanto frutto di stesura lucida e lungimirante e della quale, in parte, il sottoscritto è stato coautore. Idee lucide e lungimiranti, forse tardive e non capite e, dunque, non premiate.
Da qui, dal tempo delle mozioni proviamo a ripartire; non si sa mai che dalle mozioni si possa arrivare al tempo delle "emozioni".