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Tempo di Mozioni. Hai visto mai mai che dalle mozioni si possa arrivare al tempo delle "emozioni"

giovedì 27 agosto 2009
di Mario Tiberi

Fino ad alcuni anni orsono, dopo una lunga e calda Estate, non si vedeva l'ora che arrivasse il più mite e respirabile Autunno per ritemprarsi e attrezzarsi ad affrontare i rigori dell'Inverno: era anche il tempo delle vendemmie!.
Ci fu, per la verità, una eccezione alla regola enunciata; non si trattò, però, di una questione climatica quanto piuttosto di una lotta sociale e sindacale che, forse e in parte, ha indirizzato verso differenti sbocchi la storia italiana ed europea e non solo. Fu l'Autunno Caldo, anzi caldissimo, del quale oggi non è che non ve ne sarebbe di nuovo bisogno; è che non ci sono le condizioni, le forze e le energie ideali e politiche per riedificarlo. Ma questa è un'altra storia, complessa e articolata, della quale, se avremo modo, torneremo a parlare...

Abbiamo detto Autunno tempo di vendemmia; mi pare, osservando il panorama locale e nazionale, che sia più appropriato definirlo come il "Tempo delle Mozioni".
Da qualunque parte ci si giri (televisione, giornali, rubriche, chiacchiere della gente) non si parla d'altro che di mozioni: mozioni parlamentari su argomenti tra i più disparati, dalle frivolezze di chi non ha di meglio da fare alle strumentalità di chi è nato provocatore e provocatore morirà; mozioni d'ordine che il più delle volte, ben che vada, hanno la sola efficacia di aumentare la già tanta confusione che sembra regnare sovrana nelle società contemporanee; mozioni consiliari di buone e pie intenzioni che, però e spesso, non riescono a perseguire fino in fondo lo scopo per il quale sono state ideate e presentate.
Non ultima la mozione a firma del Capogruppo PD in Consiglio Comunale (uno dei pochi atti con sufficiente tasso di responsabilità in capo a detto partito) tendente ad impegnare la Giunta di centro-destra a praticare le linee programmatiche della maggioranza di centro-sinistra in assenza, almeno fino ad oggi, di chiari ed univoci indirizzi di governo da parte dell'esecutivo municipale.

Detta mozione dovrebbe andare in discussione alla ripresa dell'attività amministrativa di Settembre e per il Sindaco non sarà facile sottrarsi dal prenderne atto se, nel frattempo, non avrà trovato, all'interno dei gruppi che lo appoggiano, tutta la coesione e tutta l'unità d'intenti di cui ha necessariamente bisogno per una efficace e produttiva gestione della "cosa pubblica".
Il passaggio, come è facilmente intuibile, riveste carattere di estrema delicatezza e importanza perché sono in gioco i futuri scenari politici, economici e finanziari della Città che invoca, a gran voce, di uscire quanto prima dall'attuale fase di stallo e di incertezza. E farà bene il PD,partito di maggioranza relativa, a tenere alto il tono del dibattito e a far sentire il peso propositivo delle sue idee che, credete, non sono affatto da gettare alle ortiche in quanto frutto di stesura lucida e lungimirante e della quale, in parte, il sottoscritto è stato coautore. Idee lucide e lungimiranti, forse tardive e non capite e, dunque, non premiate.

Da qui, dal tempo delle mozioni proviamo a ripartire; non si sa mai che dalle mozioni si possa arrivare al tempo delle "emozioni".