opinioni

Treni: ancora disagi pesanti. Se la situazione non fosse disperata ci sarebbe da ridere!

mercoledì 20 maggio 2009
di Comitato pendolari Roma-Firenze

Direttissima Roma-Firenze. Un curioso "gioco" è in voga ormai tra i pendolari, confrontarsi sulle diverse versioni date a bordo treno quando si verificano ritardi che coinvolgono la linea. E' successo anche due giorni fa, quando si sono registrati disagi pesanti nella fascia oraria 16-20,disagi che non è stato possibile attribuire ad un'unica causa. Ecco alcune testimonianze raccolte tra i pendolari di Orvieto e Chiusi: l'IC 592 delle 16.44 ha riportato 30 minuti di ritardo per prova freno, il Regionale2316 oltre 1 ora per precedenze ad altri treni (mai visti passare dicono i passeggeri), l'IC 594 1 ora e mezza di ritardo per guasto alla linea, il regionale successivo in lenta per segnaletica mal funzionante sulla Direttissima, mentre l'EN delle 19.10 è arrivato dopo le 21 per guasto al locomotore. Insomma, sorprendente che nel giro di alcune ore tutti questi treni siano stati "coinvolti" in convenienti vari e tutti diversi tra loro!

Non si mette in dubbio che .... tutto è possibile, ma ciò che il Comitato continua - ormai da mesi - a chiedere a Trenitalia è: "di avere a bordo treno comunicazioni tempestive e trasparenti perchè riteniamo sia un diritto di tutti i viaggiatori, pendolari e non, non solo perchè "clienti" come vengono definiti dalle Ferrovie, e quindi con titolo di viaggio già profumatamente pagato, ma anche perchè semplicemente persone e cittadini. E riteniamo che sia anche un dovere di chi mette a disposizione un servizio rendere consapevole il passeggero di quello che sta succedendo.

Riteniamo infine che avere una corretta informazione a bordo possa prevenire equivoci come quello verificatosi qualche tempo fa sul treno diretto ad Ancona, che stava effettuando una prevista manovra di triangolazione, interpretata invece dagli ignari passeggeri come un errore di direzione (che sarebbe stato gravissimo) preso dal treno, generando paura e preoccupazione assolutamente inutili e prevenibili se fosse stata passata una semplice comunicazione.