opinioni

Dai megadebiti per i parcometri alle megamulte

venerdì 16 gennaio 2009
di Fausto Ermini, Forza Italia/PDL Orvieto
L’attuale atteggiamento pasticcione, ambiguo e vessatorio del Comune in materia di traffico nel Centro Storico è il prodotto diretto di una politica dello stesso segno negativo, che ha radici lontane. Va infatti ricordato che nel 2001 il Comune: - Acquista parcometri per 360 milioni di vecchie Lire con procedura d’urgenza a “trattativa privata”, perché si ricorda solo un mese prima (ma che strano!) dell’imminente entrata in vigore dell’Euro. - Boccia senza motivo l’idea di utilizzare i cartoncini “gratta e sosta” in uso a Roma, Milano, Bari, e nella vicina Viterbo; la soluzione avrebbe fatto lavorare i nostri esercenti e i rivenditori di spazi pubblicitari, oltre che risparmiare ben 360 milioni. - Giustifica la necessità assoluta della spesa, oltre che per l’avvento “inaspettato” dell’Euro, anche per un vago “utilizzo turistico” e per altrettanto vaghi “motivi di snellimento e razionalizzazione del traffico e della sosta”. A distanza di anni emergono ancora una volta ingigantite tutte le contraddizioni. L’acquisto dei parcometri non ha infatti snellito né razionalizzato il traffico e la sosta, se oggi discutiamo con tale virulenza di ricorsi collettivi e megamulte. Nessun utilizzo turistico è stato fatto, considerando che la “Carta Orvieto Unica” incoraggia semmai, e giustamente, solo a lasciare l’auto al Foro Boario. Va ricordato infine che per i 360 milioni il Comune si è indebitato per parecchi anni con la Cassa di Risparmio. Oggi le “megamulte” vanno in soccorso ai debiti ternani del CMM. Tra breve dovremo peraltro contrarre nuovi debiti perché la vita di queste macchinette già “tecnicamente vecchie”, difficilmente supera il decennio. Al di là pertanto di ogni giudizio politico sulle ZTL e rispettando il “vincolo di destinazione” previsto per le sanzioni dal Codice della Strada, parte dei proventi delle attuali “megamulte” avrebbero potuto almeno ridurre il nostro debito residuo e la “quota interessi” ancora da pagare per i vecchi parcometri.