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Le nostre belle vie... un tappeto di cacca

mercoledì 3 settembre 2008
di Luisa Calistri (semplice cittadina)
Mi capita molto spesso di portare a spasso figlie e nipoti per le vie di Orvieto ed altrettanto spesso mi capita di tornare di corsa a casa a ripulire scarpine e piedini dalla cacca (mi auguro che sia di cane e non umana) che è disseminata un po’ ovunque. Vi invito a fare un giro in Via delle Pertiche, in Via delle Donne, in Via del Reto Lungo, in Confaloniera o ai giardini dell'Albornoz ultimamente anche sulle scale del Teatro Mancinelli ovviamente muniti di stivaloni da pesca e di apposita macchina fotografica o telecamera per documentare lo scempio. La settimana scorsa mi trovavo in vacanza a Bolzano ed ho visto con i miei occhi il padrone di un cane, armato di strano secchiello, che addirittura raccoglieva la pipì della bestiola e la gettava in un tombino. Ma stiamo parlando non di un’altra nazione, ma di un altro pianeta. Da noi i proprietari dei cani non conoscono arnesi siffatti e non possiedono l’educazione civica necessaria a tanto. E allora che fare? Munire i cani di pannolino alla stregua dei neonati? Potrebbe essere una soluzione! Oppure intensificare controlli ed irrogare effettive multe ai proprietari che sono molto più bestie di quelle che portano al guinzaglio? Ecco un’altra soluzione! Oppure dobbiamo raccogliere da soli gli escrementi e depositarli sulla porta della Casa Comunale per dimostrare come quei trabiccoli che spazzano le strade in realtà producono solo tanto rumore e nient’altro? Non si potrebbero organizzare corsi di educazione civica ai cani, visto che i padroni se ne infischiano? Perché no! Oppure, molto più semplicemente, non si potrebbe aumentare il personale dedito alla pulizia delle strade per evitare di passeggiare noi, i nostri figli e quei pochi turisti che ancora visitano Orvieto su un tappeto di m….? Ma perché ad una di queste soluzioni non ci pensano i nostri Amministratori? Loro dove vanno e dove portano figli e nipoti a passeggiare?