opinioni

In appoggio a Cortoni: l'articolo 43

martedì 22 luglio 2008
di Giancarlo Imbastoni, Consigliere della Sinistra d’opposizione
Ho seguito e seguo da vicino, la vicenda sollevata da Fabrizio Cortoni ed ha tutto il mio appoggio; Fabrizio come Consigliere e come Presidente della Commissione Consiliare di garanzia e controllo, sta combattendo da mesi una (impari) battaglia sui diritti degli eletti e sui poteri della Commissione da lui presieduta. Abbiamo infatti al Comune di Orvieto una Commissione di garanzia e controllo paralizzata di fatto dalla maggioranza Consiliare che interpreta come gli conviene il Regolamento; è sintomatico il fatto che il numero legale valida o meno le sedute della Commissione, cioè tradotto in pratica,se il Consigliere rappresentante del PD (che vale 11membri) ha un impegno, la Commissione non si riunisce. Non c’è solo questo, se il Presidente Cortoni la convoca su una singola Delibera o Determina Dirigenziale si sente rispondere che non è sua competenza in quanto non sono Atti legati strettamente al Bilancio o al programma del Sindaco; la Commissione quindi “indaga” ma solo sugli Atti generali senza poter scendere nello specifico, a meno che il Consiglio la autorizzi con specifica delega. La maggioranza che governa Orvieto quindi può essere indagata solo se la stessa lo ritiene necessario. E’ utile ricordare un’altra storia a proposito di letture tanto parziali delle Norme, io e Cortoni avevamo chiamato il nostro nuovo Gruppo Consiliare “La Sinistra” ma la maggioranza non ce lo ha permesso perché in questo Consiglio la sinistra sta al governo non all’opposizione. Così almeno dicono. Ce lo hanno vietato nonostante c’erano stati due precedenti a nostro favore in merito al cambio dei nomi dei gruppi: - una volta quando la Lista Civica”Conticelli in Comune” aveva cambiato nome in” Altracittà”; - la seconda quando i Consiglieri dei DS e della Margherita avevano costituito il Gruppo Consiliare del PD prima che questo fosse costituito in Parlamento. Ma questi in definitiva sono dettagli, tornando invece al lato pesante della questione è ancora utile evidenziare che alla “zavorra interpretativa” del regolamento Comunale, se ne affianca a volte un’altra proveniente dagli Uffici che “modera” l’accesso ai dati del Consigliere; ecco quindi nascere sub-categorie come ”gli Atti interni”, “gli Atti personali”, gli A”tti non ancora tali” che secondo una lettura locale della giurisprudenza (…ma locale-locale!) non sono nella disponibilità di noi Consiglieri. A tale riguardo e una volta per tutte, l’Articolo 43 del Dgls267/2000 che un Legislatore misericordioso mise in soccorso del buonsenso dice al comma 2: “i Consiglieri Comunali o Provinciali hanno diritto di ottenere dagli Uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, nonché dalle loro Aziende ed Enti dipendenti tutte le notizie ed informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato. Sono tenuti al segreto nei casi specificatamente determinati dalla Legge”. Notizie e informazioni quindi, non solo Atti protocollati E’ anche per questo che Fabrizio ha scritto alla Corte dei Conti, in questa battaglia di democrazia tutt’altro che simbolica, al di là dei fatti specifici e delle persone coinvolte, l’azione di Fabrizio Cortoni è quella che più è degna dello Statuto e del Consiglio Comunale e del Mandato che abbiamo ricevuto. Giancarlo Imbastoni Consigliere della Sinistra d’opposizione al Comune di Orvieto