opinioni

Riflessioni sulla povera politica italiana

domenica 29 giugno 2008
di Pierfederico Tedeschini
Quello che qualche anno fa era solo un sogno e altro non poteva essere che una visione utopica, si è, purtroppo per qualcuno e fortunatamente per altri, avverato: l ’apocalisse dello schieramento storico politico italiano. Quel passaggio o lutto storico che sembrava essere come colonne d’Ercole oltre le quali la politica italiana non sarebbe mai potuta passare, ha visto, alle ultime elezioni, la nostra cultura politica perdere in mare ed annegare pezzi come Pc o Psi . Certo questo è parte di uno sviluppo politico e sociale, ma l’Italia potrà vivere all’ombra di un bipolarismo tanto piccolo e, sembrerebbe, riduttivo per le infinite sfaccettature delle ideologie politiche italiane? Insomma, le nostre attuali generazioni al timone, sono cresciute in momenti storici di contestazioni, di giornali autonomi, di manifestazioni d’ufficio o di piazza. Ed ora? chi ha voluto questo cambiamento storico? di certo non le nuove generazioni che, a quanto pare, per mia personale rabbia e dolore, non si preoccupano altro che di calciopoli e veline. Insomma, se al governo del paese abbiamo adesso un partito nato da rimasugli bellici della prima repubblica, come è possibile che gli stessi governanti non siano riusciti a far capire alle masse che proprio quei movimenti che hanno portato allo sviluppo riformista dell’aborto o del divorzio stavano morendo? Inutile poi è, a mio modesto parere, definire ridicoli quelli che continuano a sostenere che se l’America risulta essere tanto “avanti”, non vedono perché l ‘Italia non dovrebbe riconoscersi in un sistema tale. Ma forse perché, differentemente dall’America, l’Italia è cresciuta nella cultura di un'Europa viva e vigile ai diritti sociali, all’ombra delle più recenti contestazioni studentesche e Brigate Rosse. Sembra che agli italiani vada bene così e che l’unico pensiero sociale del momento sia la sconfitta, dopo decine di anni, della nazionale italiana di calcio da parte della nazionale spagnola, e non il fatto che il nostro paese stia affogando socialmente.vPerciò non mi resta altro che dare la triste notizia, per chi ancora non se ne fosse accorto, della scomparsa, in ordine cronologico, di fascisti, socialisti e comunisti… ne danno la triste notizia tutti gli esseri attenti e ne comunicano forse la lieta notizia gli ex democristiani mascherati?