opinioni

Delitto e castigo, ovvero dell'edilizia e delle rotonde

martedì 27 novembre 2007
di Nello Riscaldati
Annota il Bottiglione in molte sue opere della maturità e il pecoraro Ascanio autorevolmente conferma, come gli automobilisti usino oggi l’auto un po’ come i cow-boys il loro cavallo lungo la main street dei villaggi di legno del vecchio west, quando legavano lo stremato animale ad uno degli anelli in prossimità della porta del Saloon, per andare a scolarsi un sorso di meritato, anche se pessimo, whisky, vero toccasana per la loro gola riarsa dal vento infocato del deserto infestato dagli indiani Arrapahoes e Navajos, scotennatori e ubriaconi. “ E che sarà mae - borbotto tra sé e sé il grasso pilota del fuoristrada da ingombro personalizzato - parcheggio ‘n tantinello muro muro, scenno, me do ‘n’assestatina, entro, do un’occhiata, compro, riesco, fo du’ chiacchiere co’ l’amici, risalisco, metto in moto e riparto! E che sarà mae?! E quanto sto! E poe le viggile, da ‘ste parte nun se vedono mae, ringrazzianno S.Crispino! E poe, anche l’antiche,… cianno fatto certe strade strette. Cianno fatto! E dunque zitti e boni e vai co ‘r tango! E così è, se vi pare o non vi pare, dal tabaccaio, dal giornalaio, dal parrucchiere, dal salumiere, dal rosticcere, dal panettiere, dal pasticcere, e da tutti gli “ere” che volete voi. Io sono convinto che chi ha progettato, ad esempio la Mossa del Palio andrà di sicuro, e giustamente, all’Inferno, insieme a chi ha approvato tale progetto e dato il via ai lavori: e forse un girone più in basso andranno, e sempre giustamente, le autorità amministrative che hanno poi lasciato detto quartiere molto in balìa di se stesso e del presunto senso civico degli abitanti. In altri cerchi, e ancora di molto più profondi, si incontreranno, e sempre giustamente, i responsabili di Sferracavallo, dello Scalo, della Segheria, dell’Amerina e di tutto lo scempio edilizio che fa corona alla città. E tutti insieme saranno obbligati a disegnare con le dita sulle sabbie ardenti e sotto la sferza di diavoletti neri col pisello dritto e rosso come un peperoncino, le correzioni ai loro progetti, correzioni che verranno però subito cancellate da un’incessante pioggia di cacca gialla e bollente obbligando in eterno i tapini a ricominciare da capo. Intanto, però, sulla terra, dove la vita, come si sa, continua senza posa, enormi Tir sgobbano, soffiano, sgommano e strombònano, vispi come celletti, lungo strade, stradine, stradette, sentieri e sottopassaggi sottomisura, tamponando, di botto, il flusso veicolare, come enormi trombi vaganti nel lume di vasi di piccolo calibro. L’esperto delle trombosi stradali, osservando dal ciglio l’evento, non ha esitazione: “La soluzione all’ingorgo è la rotonda!” Dal profondo dell’Inferno, dalle plaghe gelate di Cocìto, Satana ascolta, sbatte le ali da pipistrello e si frega le mani sapendo, il birbantello, che illustri urbanisti, ingegneri e geometri si sono già mangiati tutti gli spazi necessari tra curve, controcurve, incastri, riseghe, palazzine abominevoli e presunti centri commerciali. I progettisti delle rotonde della Segheria e di Sferracavallo sanno perciò quello che li aspetta. Caronte e Minosse sono lì, in attesa. Ma, e i vigili poi? Due parole sui vigili no? Chi si li è mangiati i vigili in periferia, il lupo? Ma e mai possibile che i medesimi debbano essere ricordati solo quando una voce amica bisbiglia, avvertendo: “Attente, regà, chè c’è ‘r viggile co’ ‘r blocchetto!” Oppure quando qualcun altro, inguastito perché non riesce a riprendersi la macchina incastrata da altre, o perché qualche abusivo ha occupato un posto riservato, urla a destra e a mancina: “Ma se po’ sape do’ c… stanno le guardie de ‘r Comune?! Oh! Ce fosse mae una quanno serve, ce fosse! Solo bone a inguattasse e a fa’ le contravenzione de nascosto!” “I vigili sono pochi e malpagati!” spiega con voce ferma una passante, forse moglie di un vigile. E noi sappiamo che questo à vero, e stiamo anima e core dalla loro parte, ma se le cose stanno così, allora ne assumessero altri, che diamine! Tanto i prossimi, minacciati, varchi elettronici, frutteranno una varca di contravvenzioni che, tradotti in euro, hai voglia tu a pagare stipendi! O non è così!? O ciariavemo da atturrà, ‘n’artra vorta, un artro buco de ‘r bilancio?!