opinioni
La grave piaga del pendolarismo e le scelte di Trenitalia
giovedì 22 novembre 2007
di Antonio Barberani, Coordinatore Comunale Forza Italia Orvieto
La grave piaga del ‘pendolarismo’ che affligge la nostra città, risulta ulteriormente penalizzata dai disservizi e disagi delle nostre ferrovie. Chi ha la sventura di doversi spostare per lavorare sa che il proprio tempo di lavoro, dovendo sommarsi al tempo dello spostamento, si allunga a dismisura e con durate drammaticamente variabili a seconda dei guai di giornata.
Certamente si tratta di un problema complesso che andrebbe affrontato alle radici, in quanto trae origine da una mancata politica di sviluppo attuata per decenni nel nostro territorio che ha, conseguentemente, rarefatto le occasioni di lavoro.
I problemi dell’oggi, riguardanti le scelte di Trenitalia, nascono precipuamente dalla gestione politica. Non so quanti sono a conoscenza che, nella Finanziaria che si sta approvando, sono stati cancellati 350 milioni di euro destinati ai treni locali. Trenitalia ha comunicato che sarà costretta a ridurre i treni dei pendolari per almeno il 20%. Sembra pure già deciso che ogni treno regionale/interregionale dovrà transitare sulla linea ‘lenta’, riservando la ‘direttissima’ ai soli Eurostar. I pendolari orvietani sanno chi debbono ringraziare!
Mi sembra giusto attivarsi per evitare questo ‘scempio’, rinnovando la richiesta di una Direzione Trenitalia regionale, completamente autonoma, per non dover essere costretti a subire scelte provenienti dalle regioni confinanti. Nel frattempo sono pure pesantemente aumentate le tariffe!
Non è giusto che, in una situazione economica difficoltosa come l’attuale, chi è costretto al pendolarismo per lavorare o studiare, sia oggetto di così conclamate e offensive disattenzioni.
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