opinioni

'A sinistra per Veltroni' verso il Partito Democratico: per riaffermare la questione morale e per un rinnovamento vero

giovedì 27 settembre 2007
di Donatella Belcapo
Il treno, malgrado tutto, è partito! Dissapori, contrasti sulla formazione delle liste e, per quanto mi riguarda, divergenze sul concetto di “innovazione” con qualche dirigente, non hanno né affievolito né rallentato l’entusiasmo per l’importanza di un evento straordinario. Liste bloccate e appartenenti alla vecchia logica sinceramente non ci interessavano, ritenendo invece necessario un processo costruttivo che portasse veramente a nomi “nuovi e propositivi”; d’altra parte, al segretario del mio partito avevo espresso la volontà di non candidarmi per lasciare spazio a nuove donne e dedicarmi maggiormente alla mia vita privata (sono diventa zia da poche ore…”. Ma la passione nel progetto, nonché l’obbligo morale di contrastare quanti vedono nel nuovo partito solo un modo di perpetrare vecchi e nuovi poteri, mi ha spinto, insieme ad altri, a lavorare per una lista “vera” composta di giovani, giovanissimi, aperta alla società civile con la volontà di mantenere un forte retaggio di sinistra. Il significato della lista “A Sinistra per Veltroni” nasce dalla ferma convinzione che in un nuovo , e speriamo grande, partito culturalmente e idealmente eterogeneo, i valori che storicamente la sinistra ha sempre rappresentato, pur immessi nei nuovi contesti sociali del XXI secolo, debbano avere una loro importante rappresentanza. In questo contesto un moderno partito progressista dovrebbe veder coinvolte, nelle proprie file, quelle generazioni, quegli strati sociali che soprattutto ultimamente si sentono disillusi dalla politica perché da essa non rappresentati. E’ per questo che vogliamo seriamente impegnarci, con gli atti di ogni giorno, a costruire un futuro che, partendo dal nostro patrimonio storico, culturale, ambientale e sociale, ci permetta di sviluppare quei processi di innovazione, di qualità e comportamentali che ci consentano di entrare in maniera nuova nel sistema produttivo del nostro tempo. Oggi diventa prioritario fermare i processi di marginalizzazione del nostro territorio, attraverso la proposizione di un sistema che , mettendo in rete e integrando tutte le risorse, le differenze e le peculiarità disponibili, faccia della ricerca e dello sviluppo sostenibile i cardini sui quali fondare il modello da attuare. Un modello che non si basi, come nel passato, su attività come l’edilizia o le attività estrattive, ma vada alla ricerca e punti su lavori più competitivi e di qualità. Siamo sicuri che non si parte da zero, occorre però costruire una “rete” non soltanto politica, istituzionale, economica o sociale, ma formata anche da tutte quelle buone e positive esperienze che anche da noi si sono formate. Con una impostazione etica che vuole fuggire dal clientelismo, è necessario favorire i meriti con i prodotti del fare e del pensare, e adottare uno stile che sia la principale caratterizzazione di un partito “diverso”. Il Partito Democratico deve saper riaffermare la questione morale, in primis della politica e delle Istituzioni, ma anche del cittadino. Questa è la sfida nuova, giovane e innovativa, che ci proponiamo di presentare nel nostro collegio, “per” la nostra città con la lista “a Sinistra per Veltroni”. Siamo stati tutti e per troppo tempo irretiti dentro la politica del “contro”, della ripicca e dell’autolesionismo. Per questa cultura, storicamente arretrata e oggettivamente vecchia, hanno pagato soprattutto i giovani che, proprio con la cultura “per”, vorrebbero riscattarsi per un “futuro degno della storia”

'A sinistra per Veltroni': i candidati della lista nazionale e regionale