opinioni

Morcella: C.V.D., ovvero come volevasi dimostrare

mercoledì 18 luglio 2007
di Guido Turreni, Coordinamento Comunale Forza Italia
Non c’è niente da fare: il potere logora chi non ce l’ha. Ed il collega Massimo Morcella, oramai ex di F.I., s’è logorato, tapino, vuoi perché di qua il potere non ce lo abbiamo, vuoi perché evidentemente gli interessa più il potere, rispetto ai valori politici che il nostro movimento cerca di diffondere anche qui, nella rossa Umbria. Credo che molti di quelli che mi seguono, (e forse anche quelli che non mi condividono) si ricorderanno del mio pezzo dal titolo ironico: Premarketing alla Piave, operazione Morcefella, e delle previsioni sui ribaltamenti vari dell’amico Fella e di Massimo Morcella. Non voglio spacciarmi per la Sibilla Cumana, perché ormai l’avevano capito anche i tufi che Massimo era in trasloco. Molti però preconizzavano un approdo nello SDI, vuoi per i trascorsi del Morcella Major, l’Avv. Manlio, vuoi perché all’epoca della dipartita di Luca Coscioni, Massimo Morcella aveva lanciato un appello – che qualcuno certamente ricordarerà – per invitarci ad essere più laici. E invece l’ineffabile Massimo che ti fa? Ribaltonizza nel partito più cattolico della opposta coalizione! Ma cosa sto malignando… l’ha fatto per convincere la on.le Binetti sulla questione delle coppie di fatto, eh! Questo dimostra ancora una volta che nei passaggi di coalizione tutto si può postulare e tutto si può giustificare, tranne la coerenza. Una coerenza che Massimo vorrebbe darci a bere, pur passando nella Margherita, sostenendo addirittura che comunque le sue idee non cambieranno. Ma de che, verrebbe da dire. Era meglio se con il capo cosparso di cenere avesse ammesso di esser stato folgorato sulla via di Damasco, ed esser diventato improvvisamente un bacia pile di prima categoria, un incallito statalista, un forcaiolo delle tasse, come il suo neo-coscritto Meffi, che si permette pure di darci delle lezioni di politica, lo statista. Mi chiedo quale contributo di idee abbia mai dato alla città Meffi. Consiglio al sig. Meffi, l’approfondito studio del Guicciardini, specialmente quando narra le vicende di Carlo VIII e dei fiorentini, a proposito delle promesse su Pisa. Poi, forse, potrà darci delle lezioni. Ma soprattutto il passaggio di Morcella nella Margherita ci fa comprendere che ciò che lo guida è esclusivamente una questione di interesse o di clientela politica, non certo i principi cattolici o laici, quelli son solo specchietti per le allodole che lo voteranno, sempre se si ripresenta…..Vedo, prevedo e stravedo, al riguardo, un futuro prossimo da tecnico…. Parola della Sibilla Cumana!