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Azione Giovani, quanta ignoranza.. risposta a Alessandra Cecconi. Lettera aperta di Emanuele Gentili

domenica 25 marzo 2007
Democrazia, rispetto e libertà di espressione... che belle parole. Rispondo volentieri all'intervento di Alessandra Cecconi (Azione Giovani di Orvieto), che mi ha lasciato però perplessità e rabbia. Molte persone, tra cui parte della stampa, scrive senza conoscere oggettivamente i fatti divulgando un “falsa realtà di convenienza”, credo sia ora di farla finita. Carissima Alessandra mi sa che l'unica che si deve informare meglio prima di scrivere corbellerie sei te. Premetto che la denuncia è stata si ritirata grazie al buon senso della CEDA, ma in cambio di un contributo in denaro ad una associazione umanitaria (associazione Progetto Persona che opera in India, in Nepal e in Nicaragua), e alla lettura di due libri di Gandhi sul tema della non violenza. Durante l'udienza stessa, il giudice ha molto apprezzato la disponibilità della parte lesa e ha pertanto ordinato che il tutto venga seguito da una assistente sociale insieme a dei responsabili dell'associazione animalista. La non condivisione di un'idea e di una filosofia di vita non deve assolutamente arrivare a tangere persone che la pensano diversamente, e qualora non fosse cosi', si deve necessariamente arrivare ad un percorso di rieducazione e rispetto. Non si tratta di moralismo, ma di rispetto degli individui. Personalmente non condivido affatto lo scopo animalista, vedo la palombella come una ricorrenza della tradizione orvietana, ma ho rispetto di loro e delle loro idee. Sinceramente in tutti questi anni che ho frequentato l'evento della palombella, non ho mai sentito da parte degli animalisti un solo insulto, cosa che invece ho sentito da parte di folti gruppi orvietani che abbinavano la messa in mostra di un dito medio. Il gesto, come lo definisci tu (erroneamente) goliardico, è e resterà per sempre un gesto incivile e ignobile poiché si parla di danno fisico. Dal mio punto di vista tutti, e ripeto tutti, possono esprimere quello che più sentono e quello in cui credono ma nel rispetto degli altri. La tua lettera di minimizzazione dell'accaduto non mi sorprende in modo particolare, mi suscita solo rabbia pensare che la società in cui vivo è ancora “affetta” da persone irrispettose che parlano a vanvera difendendo qualcosa che non ha bisogno di essere difeso. Per quanto riguarda il caso Giuliani, ti consiglio di leggere oggettivamente i fatti e dare una spiegazione alla sparizione dei reperti messi agli atti, dopo la confessione di uno degli agenti che mise appositamente le due molotov nella Diaz per permettere un blitz sanguinoso. Prima di tirare le somme (anch'esse a convenienza) ti prego di aspettare la relazione della commissione d'inchiesta. Concludo pregandoti di smetterla di fare falsa informazione. Saluti Emanuele Gentili Giovani Comunisti Orvieto