opinioni

Lunga vita al "comandante" Giulio

giovedì 21 settembre 2006
di Giuliano Santelli
Sabato sera non è stata solo la festa dei vent’anni dalla parte del torto del Manifesto, presenti Valentino Parlato, Ali Rashid e Sandro Ruotolo, sabato è stata soprattutto la festa di Giulio Montanucci che dalla parte del torto c’è da 50 anni. Senza Giulio non ci sarebbe bacheca del manifesto, quel tratto di “corso” di Orvieto non sarebbe lo stesso. In un’epoca dove tutto è multimediale, dove Web. Internet, Mail, sono parole “egemoni e globali” Giulio la bacheca del manifesto la scrive a mano, come i vecchi “dazebao”, tratti sicuri, parole chiare, capacità di sintesi, Messaggio Politico. Tuttavia, preso anche Giulio dal furore “innovativo”, si è inventato un contenitore, una specie di sacca, dentro la quale, riportato in formato A4 riproduce il testo della bacheca. La carta ed i pennarelli, sono però il vero cruccio di Giulio, per questo quale miglior regalo che 10 risme di carta A4 e 2 A3. Per i pennarelli la cosa è meno semplice, l’uomo è “sticchiato”, vuole solo pennarelli tipo “Vauro”: facciamo appello al compagno disegnatore perché ci dica dove li compra, solo così “soddisferemo” Giulio. Non molto tempo fa, Giulio non è stato bene, pare che in un momento molto critico, in un colloquio con “l’aldilà” abbia minacciato in caso di “dipartita” una bacheca contro “ il Principale” ogni giorno... Pensate hanno preferito il “miracolo” e ce l’ hanno lasciato quaggiù.