opinioni

Pacifisti, chi li ha visti?

giovedì 24 agosto 2006
di Carmelo Pagano
Sono circa cento giorni che mi guardo intorno…osservo strade…piazze…balconi! Niente! Nessun segno visibile! Sfoglio diversi giornali…seguo telegiornali… (nessuno escluso) ma di loro nessuna traccia! Niente! Assolutamente nulla! Che fine avranno fatto? Dove saranno andati a finire? Esisteranno ancora? Boh! Chi lo sa! Ah, scusate, ma ero talmente preso a rimuginare questi miei pensieri al punto tale da dimenticarne l’oggetto. In ogni caso penso che abbiate già intuito di chi sto parlando! Noo? Ma siiii! Stiamo parlando dei pacifisti. Vi ricordate? Quella bandiera tutta colorata…che vedevamo dappertutto, in maniera quasi ossessionante! Le roboanti e assillanti manifestazioni in piazza e per le strade. I bambini a seguito, vestiti dai loro padri con la bandiera della pace come fosse un mantello, alla faccia della tutela dei minori! Ah, adesso si, che vi ricordate! Cominciavo a preoccuparmi! Beh, erano altri tempi! C’era la guerra in Iraq…in Afghanistan…e c’era un altro governo. Oggi, tutto è cambiato, è proprio tutta un’altra musica! Guardatevi intorno e per cortesia non scherziamo con le cose serie! Le guerre sono finite, si respira un’aria più distesa e tutto va per il meglio, a gonfie vele. Cosa dite? Vi riferite a cosa sta succedendo in Medio Oriente tra Israele, Libano, Siria, gli Hezbollah ecc.? Non c’è da preoccuparsi, non è mica una guerra quella! Stanno discutendo del più e del meno! Forse in maniera un po’ animata e fragorosa, ma…ripeto…non c’è da preoccuparsi, tranquilli! Insistete nel dire cosa andranno a fare i militari italiani (caschi blu “militari della pace”) al confine tra Israele e Libano? Ma niente! Diamine, stiamo parlando di un’operazione di paceee! Possibile che non capite? Diverso è, se a qualcuno gli venisse in mente di sparargli addosso. Beh, allora, a questo punto loro sarebbero autorizzati a rispondere al fuoco, “pacificamente”... senza fare la guerra. Siete ancora scettici e non ci credete? Bene! Vi riassumo sinteticamente le regole di ingaggio dell’Onu, in modo tale che possiate comprendere meglio: 1.I caschi blu potranno sparare per autodifesa. Sia ben chiaro non potranno disarmare gli Hezbollah. (Questi ultimi impauriti hanno già deciso volontariamente di gettare le armi, quindi, per favore, qualcuno dicesse all’Iran che smettesse di mandargliene!), salvo che gli Hezbollah non decidessero di sparare ai caschi blu. Beh, allora, in questo caso, per autodifesa, sarebbero costretti a rispondere “pacificamente” al fuoco; 2.I caschi blu potranno sparare preventivamente nel caso di un previsto attacco (è stata definita “difesa preventiva”); 3.I caschi blu potranno sparare per proteggere i civili; 4.I caschi blu potranno sparare contro coloro che volessero ostacolare la missione di pace (provate ad immaginare chi potrebbero essere); 5.I caschi blu potranno sparare se viene forzato un posto di blocco; 6.I caschi blu potranno sparare per difendere le Forze armate libanesi sotto scorta Onu. Come potete notare non vi è nulla di cui ci si possa preoccupare e, lasciatemelo dire, nessun paragone con la guerra in Iraq. Tutta un’altra cosa! Lì sì che c’era la “guerra seria” ed era quindi giusto che i pacifisti manifestassero! Facciamo il punto su ciò che finora abbiamo letto. Adesso abbiamo tutti gli elementi per capire come mai gli agguerriti pacifisti (Bertinotti & Company), parte perché si sono resi conto che non ci sono guerre in atto, parte perché hanno fatto “carriera”, parte perché si sono accasati appendendo il cappello, sono andati a godersi, giustamente, le meritate vacanze di Ferragosto!?! Ecco spiegato il motivo per cui non li abbiamo più visti. A meno che, avendo indossato le tute mimetiche militari, si siano mimetizzati, talmente bene, da non vederli nelle piazze e per le vie italiane! Sto riflettendo a voce alta: “Non vorrei che le manifestazioni non fossero state “precettate” dall’attuale governo”. Ma cosa mi viene in mente… questa è una cattiveria! O no? Al di là del sarcasmo, della bonaria e discorsiva ironia, della critica, della satira che ho fatto fino ad ora, la cosa che più mi preoccupa e che desidero è questa: Non vorrei vedere più, e sono certo nemmeno Voi, i nostri giovani soldati partire, spinti da un indiscusso senso del dovere ed altruismo, ligi agli ordini che gli vengono dati dai “governanti di turno”, per poi vederli ritornare in patria in una triste bara, avvolta col tricolore, accolti dalle autorità, tra gli “applausi spontanei” dei presenti che, francamente, non condivido. E’ da preferire, se proprio costretti dagli eventi, un rispettoso...muto...silenzio. Uno spettacolo già visto e di cui nessuno di noi sente il bisogno di repliche. Basta! Stiamo attraversando un brutto periodo, stiamo per metterci in una situazione pericolosissima, potremmo trovarci in una strada senza via d’uscita! Tutto ciò merita una più che responsabile riflessione, senza pensare alle brillanti carriere politiche da raggiungere attraverso il sacrificio di vite umane. Nel caso in cui qualcuno stesse pensando che io abbia esagerato, o che sia un pessimista gli rispondo: “Ascoltami, indipendentemente che tu sia di centrodestra o di centrosinistra. Indipendentemente che tu possa passare da un polo politico all’altro o ti possa sentire un “bipartisan”, ti sbagli, questa è soltanto la realtà!