opinioni

In ricordo di Italo Torroni, politico non professionista

giovedì 17 agosto 2006
di Fabrizio Cortoni
Un caso fortuito ha voluto che nella giornata di venerdì scorso incontrassi nelle sale del Pronto Soccorso del nostro Ospedale Italo Torroni. L’ho salutato con il piacere di rivederlo finalmente dopo tanto tempo ma anche con la preoccupazione di chi ravvisava sul suo volto stanchezza e sofferenza. Eppure ha abbozzato un paziente sorriso quando gli ho augurato una pronta ripresa celiando sul fatto che la Città ne avrebbe avuto ancora bisogno come Sindaco, vista la necessità di far ricorso alle vecchie leve per avere candidati collaudati ed affidabili. Già, perché Italo Torroni appartiene ad una categoria di “politici” che molti di noi hanno probabilmente scordato e che forse i più giovani non credono possa essere mai esistita. Una di quelle persone che, provenienti dal mondo del lavoro, hanno ricoperto ruoli istituzionali importanti, hanno svolto con grande dignità e correttezza il mandato a loro affidato, e sono poi tornati in silenzio al loro lavoro originario, senza nulla pretendere, senza richieste di ulteriori candidature od incarichi in qualche ente locale tanto inutile quanto remunerativo, senza strepito alcuno. Fra le amarezze che lo hanno accompagnato anche quella di una vicissitudine legale che se lo vide formalmente responsabile, dal punto di vista umano non lo riguardava minimamente. Ma persone come lui, politico non professionista, ci danno ancor la certezza che è possibile in qualche modo essere impegnati attivamente nella vita della loro comunità in modo disinteressato ed altruista. Questo è quello che gli ha guadagnato la riconoscenza della Città di Orvieto. Grazie Italo, e addio.