opinioni

Teatro, debiti e convenzioni

lunedì 26 giugno 2006
di Fausto Ermini, Coordinamento Comunale Forza Italia Orvieto
Il debito stratosferico del Teatro Mancinelli è il prodotto di una convenzione del 2004 tra Comune di Orvieto e Associazione Te.Ma. Un accordo completamente sbilanciato a favore di questo “soggetto terzo”. “Strana” infatti già la scelta del contraente. Praticamente assente qualsiasi forma di concorrenza. Ignorata completamente la figura dell’appalto-concorso. Avrebbe identificato non tanto (o non solo) un prezzo più basso; ma soprattutto un’offerta globale (anche artistica pertanto) più vantaggiosa. In questo caso invece il Comune di Orvieto, dovendo affidare questo servizio a terzi: prima promuove la costituzione di un’associazione, diventandone socio; poi stipula una convenzione senza cercare proposte di altri; fa durare la convenzione fino al 2021 (5 anni + 9 + 9 di rinnovo); paga 155.000 euro l’anno all’associazione per la stagione teatrale; paga 96.000 euro l’anno all’associazione solo per la manutenzione ordinaria; paga l’associazione per altri eventi organizzati nel teatro comunale. Ma contemporaneamente, sempre lo stesso Comune di Orvieto: rinuncia a qualsiasi tassa comunale a favore dell’associazione; lascia all’associazione tutti gli introiti del bar, di sponsor, e di spettacoli fuori programma, consentendo di fatto il subappalto del teatro; lascia in mano altrui un patrimonio di altissimo spessore con una garanzia fideiussoria molto bassa, solo cento milioni di vecchie lire. Qualsiasi persona di buonsenso cercherebbe oggi un rapporto più equilibrato e favorevole per il Comune. Soprattutto in un periodo di risorse pubbliche meno allegre. Dove qualsiasi Comune, come qualsiasi comune famiglia, se ha meno soldi non taglia i beni essenziali; ma fa meno viaggi all’estero e va meno al Teatro.