opinioni

Sanità. Piuttosto che sulle prenotazioni analisi, puntiamo su un miglioramento del servizio

giovedì 28 aprile 2005
di Gianni Mencarelli, cittadinanzattiva
“Non tutti possono parlare di tutto”, sarebbe opportuno che prima di affrontare un tema come quello sanitario dove le problematiche spesso interessano diversi servizi, vengano esaminati tutti gli aspetti, per poter esprimere un giudizio di merito.
In particolare ci riferiamo all’articolo apparso di recente sulla stampa dove si polemizzava per la mancanza di una etichettatrice ad Orvieto Scalo per le prenotazioni delle Analisi Cliniche (con il nuovo sistema, precisando che Il C.U.P. dell’Ospedale offre un servizio anche nelle ore pomeridiane dalle ore 15 alle 16.45, in una posizione sul territorio ben servita da mezzi pubblici e ampi parcheggi, a poca distanza del centro abitato, motivazione che dovrebbe indurre a pensare ad una definitiva chiusura del centro di Orvieto Scalo per recuperare risorse utili per un’effettiva integrazione tra territorio-Ospedale e per garantire un servizio più rispondente ai bisogni dell’utenza.
Al consiglio comunale aperto sui problemi della sanità, fu segnalata l’esigenza di potenziare il Front-Office presso la portineria dell’Ospedale per migliorare l’accoglienza e dove poter ritirare le risposte degli esami-analisi, prevedendo all’ingresso anche il servizio U.R.P. per un migliore sistema informativo; assistiamo invece, passivi, ad un impoverimento dei servizi, a favore di una privatizzazione che non produce un miglioramento della qualità del servizio pubblico (vedi appalti), ma certamente ad una perdita di posti di lavoro, aggravando la già precaria situazione occupazionale del territorio Orvietano.
Per quanto esposto sarebbe utile un’apertura di un tavolo di trattativa in cui siano ammesse anche le organizzazioni di tutela degli utenti, per elaborare proposte condivise ed effettivamente rispondenti elle esigenze dei cittadini, e non su spinte di “quartiere”, auspicando un interessamento dei politici, invece, per l’applicazione dei piani attuativi affinché non rimangano un libro dei sogni.
Per fortuna che la sanità dalle nostre parti si regge per lo spirito di sacrificio di tanti dipendenti che nonostante le insoddisfazioni professionali, sono ancora colonna portante del servizio pubblico, da tempo però, anche loro, hanno lanciato un grido di aiuto.