opinioni

Quando facevo le tesi di laurea per conto terzi.

lunedì 17 gennaio 2005
di Fausto Cerulli

Il non ingegnere è in buone mani, dal punto di vista giuridico. Io penso di poter dire qualcosa dal punto di vista umano, per via di certe marginali somiglianze. Io mi sono laureato, ma mi sono laureato tardi. Ed a molti dicevo che ero laureato, ma per una malintesa questione di prestigio, non mi sono mai spacciato per avvocato, ma dispensavo consigli a destra e a manca. E potevo parlare con cognizione di causa, avendo fatto pratica, da non laureato, con l’avvocato Moretti detto Meco.

Che era un avvocato particolare, sapeva a memoria tutti i libretti delle opere liriche, scherzava con il sacro ed il profano, era stato podestà ai tempi del duce ma era amico di un liberale doc come Luigi Barbini jr. e sopportava un comunista come me senza rimbrotti. E torno alla questione. Io, non essendo laureato, decisi di mantenermi facendo laureare gli altri. Ora ne posso parlare, perché fare le tesi per gli altri a pagamento costituisce reato per chi fa le tesi e per chi se le fa fare. Ma il mio reato ora è prescritto, mi sento un berlusconi tesarolo. Quello che voglio dire e non lo dico è che molti laureati di Orvieto e circondario si sono laureati con tesi contraffatte. Gente che gli esami li ha fatti, ma non sapeva o non poteva laurearsi.

 Gente che fa la professione, o insegna, o fa ricerca, o magari fa il funzionario con un curriculum non del tutto regolare. Adesso regolare, dio ne scampi, per via della prescrizione. Gente che magari adesso dice che il falso ingegnere è un delinquente, e non ammette di essersi laureata in concorso di dolo con il sottoscritto. Io non lo dico per vantarmi, non credo che ci sia molto da vantarsi di aver permesso a molti incompetenti di diventare competenti a tesi fatta e contraffatta. Lo dico solamente per dire che una laurea, tutto sommato, anche se è una laurea con la tesi discussa, può essere comprata come si compra una stanza in condominio con il nulla.

 Leggo che il non ingegnere ha partecipato a concorsi internazionali, è stato chiamato a rifare opere insigni come il Torretto di Foligno, ha progettato-e per questo merita magari la galera ma insieme a tutte le giunte e tutte le commissioni urbanistiche- quel mostro normale che è l’inceneritore detto delle Crete. Un monumento alla immondizia, ma non una immondizia di monumento. Io sostengo che un uomo va giudicato per prassi e non per forma, come direbbe Engels su suggerimento di Marx. Allora: si giudichi il non ingegnere in relazione a quanto ha fatto di sbagliato, e non in relazione al fatto che tutto quanto ha fatto deve essere per forza malfatto. Conosco un non architetto che ha vinto un premio alla Biennale di Venezia con un suo progetto stupendo, che è stato poi realizzato da un altro architetto Architetto, ma il mio amico non architetto lo sanno tutti che il progetto è suo.

Tra l’altro questo architetto ha progettato una bella casa a Porano- e la conosco perché ci abito- e lui ha disegnato il progetto su quattro fogli di carta da imballo. E un amico architetto Architetto ha firmato il progetto avendolo fatto suo per gusto e per sapienza. Io non so se il non ingegnere abbia fatto qualche sbaglio. Mi fa sorridere l’idea che l’imbroglio sia stato scoperto da un ingegnere laureato che si sarebbe accorto che il nostro non sapeva fare i calcoli. Calcolando le probabilità che si calcolano quando si calcola il cemento armato, mi pare strano che un non ingegnere si sia fatto beccare in fallo per via di quattro conti. Leggo che tutti quelli che gli hanno pagato la parcella per una costruzione si ritengono danneggiati.

Ma che c… Mica che adesso le case crollano per via che l’ingegnere non era un ingegnere laureato. Andiamo al sodo della questione morale, alla questione giuridica ci pensa l’avvocato Guariglia che- non faccio per vantarm – viene anche lui dalla scuola dell’avvocato Moretti detto Meco. Sotto un profilo morale vorrei porre un quesito ai benpensanti: se uno va da Padre Pio e guarisce, che vogliamo dire, che non è guarito? E che se uno guarisce senza medici deve considerarsi un guarito falso e deve riammalarsi di nuovo per rispetto alla legge?

Un tale , ad Orvieto, divenne famoso per via di un suo intercalare che diceva daje le peperone. E noi allora diamogli la laurea. A una massa di incompetenti che si fregiano di un pezzo di carta per fregare il prossimo. Scusi, signor non ingegnere, io avrei in mente un progetto….