opinioni

C'è già la nostalgia der Faraone.

giovedì 6 maggio 2004
di L'Orvietan

 

Filastrocca del giorno seguente

con il voto ormai alle porte

ci si capisce poco o niente

e va finire che finisce a botte

 

E la sinistra a tutti lo chiede

in preda a dubbio davvero amletico

Mocio vileda alfin ci lede?

e Conticelli sarà profetico?

 

Parretti gongola accanto al Duomo

e si crogiuola coi suoi sondaggi

gridando a tutti "Sarò io quell'uomo

che strapperà gli antichi retaggi"

 

Il Casino è l'ultimo evento

in questo valzer di falsità

ma è questione tutta d'accento

un gran casino  è la verità

 

Povera Rupe, oh cara Orvieto

che sei finita nell'anonimato

a te vagheggia perfino Aceto

così anche il vino è bello e fregato

 

Leggo le cronache a tambur battente

di cronistorici e saputelli

chi dice il vero, chi sempre mente

niente più oracoli solo tranelli.

 

E c'è l'Arcangelo Gabriele

che scrive pure dall'Altipiano

ci mette grinta, ci mette il fiele

ma poi il giornale gli resta in mano

 

Ah, Castelgiorgio, che terra bella

tra certe facce, Cinque e Leoni

per tutti cinque sulla pagella

quella è politica dei maccheroni

 

Tra gazzettieri e candidati

accidenti al mejo, diceva quello

rimpiango il foglio di Riscaldati

cioè il tuttologo chiamato Nello

 

Sarò carogna, sarò puzzone

ma parlo netto e non vado a spicchi

aridateci subito il Faraone

il nuovo sindaco che sia Cimicchi