opinioni

Adesso basta con i ricatti ed i giochetti di Conticelli

venerdì 16 gennaio 2004
di Evasio Gialletti

Il Consigliere Maurizio Conticelli continua imperterrito nella sua guerra personale nei confronti della presidenza del consiglio comunale. Questa volta mi taccia di essere caduto in una gaffe politica per aver partecipato ad un convegno sulla "sanità" organizzato dal Gruppo consiliare di Forza Italia. Dopo tanto silenzio ritengo che sia giunta l’ora di porre la parola "fine" a questa guerra tutta privata.

Non sono certamente io ad aver commesso qualche gaffe ma sicuramente Maurizio Conticelli nella sua carriera politica di oppositore ne ha commessa più di una e il comunicato relativo alla "questione sanità" ne è infarcito.

Andiamo con ordine.

Mi accusa di essere andato ad un convegno sulla Sanità organizzato dal Gruppo consiliare di Forza Italia. E cosa c’è di male? E’ forse peccato? Un Gruppo di minoranza in Consiglio mi invita, e lo stesso fa con il Direttore D’Ingecco (Margherita, lo stesso partito di Conticelli) ed io dovrei rifiutare? No, io come Presidente del Consiglio Comunale rappresento tutti, maggioranza ed opposizione e questa è una regola democratica imprescindibile, anche nei momenti di più alto scontro politico e di aperta campagna elettorale. E così sarà fino alla vigilia dello scioglimento dell’attuale Consiglio. E’ un dovere per il presidente del Consiglio andare ad un convegno, ad una festa di partito, ad una tavola rotonda, sempre. La gaffe sarebbe stata quella di non aderire all’invito.

Ancor più grave è l’affermazione di Conticelli su possibili iniziative di componenti del Consiglio, questa è una gaffe gravissima, anzi, iniziamo a chiamare le cose con il loro nome, è un vero e proprio ricatto. Io non potevo rimanere in silenzio. Non mi è giunta alcuna critica se non quella di Conticelli e questo non mi ha meravigliato. Probabilmente l’iniziativa è proprio di Conticelli, forse bisogna dare ascolto a quelle voci che lo danno in partenza verso lidi politici diversi in vista delle prossime elezioni.

I ricatti in politica pagano nel breve periodo ma non oltre. Probabilmente questo non lo sa il Consigliere Conticelli, allora è un "consiglio" gratuito per il futuro.

Ma alle gaffes il Capogruppo de "I Democratici" ci ha abituati da tempo. Non posso e non voglio scordare la lettera inviata al Prefetto. Solo una trovata per far contenti i cronisti locali senza alcuna valenza pratica.

Il Consigliere Conticelli, poi, ha fatto qualcosa di gravissimo che esula dalla battaglia politica. Ha denunciato alla Corte dei Conti il Consiglio, in particolare la maggioranza consiliare. Bene, questa è una delle gaffe più gravi ed è un’offesa per la politica. Nella battaglia politica tutto è lecito. L’opposizione, la lite, l’organizzazione di proteste pubbliche, l’ostruzionismo sono tutte manifestazioni del dissenso chiaramente politiche. Vanno benissimo. Il ricorso alla giustizia chiude la battaglia politica ed apre la battaglia giudiziaria, quella dura, senza possibilità di accordo, dove accusatore ed accusato useranno tutte le armi a loro disposizione per rispondere colpo su colpo.

Ma la madre di tutte le gaffe rimane il collocamento politico di Conticelli in Consiglio. Ognuno, insomma farebbe bene a guardare nel suo orto senza andare in giro alla ricerca dei problemi, o presunti, altrui.

A Conticelli, dunque, rispondo che la fase della mediazione la ritengo conclusa. Da oggi risponderò colpo su colpo non intendo più sopportare oltre le accuse e soprattutti i ricatti di chi, con un atto grave, si è autoescluso dalla battaglia politica.