interviste

Master in Valorizzazione e gestione dei centri storici minori: una formazione centrata sulla sperimentazione reale. Intervista alla Prof. Manuela Ricci

martedì 9 dicembre 2008
di laura
Prorogati i termini per la presentazione delle domande di ammissione al Master universitario di secondo livello ACT in “Valorizzazione e gestione dei centri storici minori, AmbienteCulturaTerritorio, azioni integrate” , organizzato dal Centro Studi “Città di Orvieto in collaborazione con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni". La nuova scadenza è stata fissata a lunedì 5 gennaio 2009. Il programma del master, i costi e il bando sono consultabili sul sito internet del Centro Studi www.orvietocentrostudi. Per approfondire l'esperienza del Master, giunto ormai alla sua ottava annualità, Orvietonews.it ha intervistato la direttrice dei corsi, la professoressa Manuela Ricci del dipartimento di architettura de “La Sapienza”. Cosa ha di particolare il Master ACT di Orvieto nel vasto panorama dei corsi post-laurea istituiti dalle varie Facoltà di Architettura italiane? Il Master ACT è l’unico Master in Italia che tratta del tema della valorizzazione e gestione dei centri storici minori con un taglio decisamente interdisciplinare; infatti pur essendo nato in seno a una facoltà di architettura vede la presenza tra i docenti di competenze che riguardano l’economia, la sociologia, lo sviluppo economico e ancora altre discipline. Inoltre anche dal punto di vista del metodo, il Master non si presenta come una serie di piccoli corsi universitari giustapposti, ma piuttosto come un laboratorio di idee e progetti all’interno del quale docenti e professionisti portano la loro competenza ed esperienza. Che tipo di professionalità si acquisisce con questo Master ACT e quali opportunità può aprire nel mondo del lavoro? Il corsista diplomato in questo master acquisisce la capacità di elaborare un programma di valorizzazione per un centro storico e il suo territorio, con particolare attenzione alla fattibilità degli interventi, e di coordinare un gruppo di lavoro interdisciplinare. Inoltre, il metodo adottato, che attiva sempre il rapporto e la collaborazione del master con le amministrazioni e gli operatori locali, consente ai corsisti di entrare nel vivo dei rapporti con i soggetti reali della trasformazione del territorio. Per questo motivo, di fatto, il Master ha una valenza che va al di là dei centri storici, in quanto la metodologia acquisita è applicabile anche a contesti territoriali diversi. Da quali corsi di studi o professioni provengono la maggioranza degli iscritti? La maggioranza degli iscritti proviene dallle facoltà di architettura e di ingegneria, ma non manca la presenza di altre lauree, come beni culturali. Il Master non è sempre lo stesso, mi risulta che ogni anno modificate il programma e i docenti. Come si configura, in particolare, quello del prossimo anno accademico? Sì è vero, ogni anno cambiamo programma perché vogliamo essere vicini ai cambiamenti del Paese, alle innovazioni, alle esperienze nuove. Il prossimo anno, proseguiremo la strada percorsa nel ciclo del Master attualmente in corso, vale a dire continueremo la sperimentazione della nuova legge regionale umbra sui centri storici (n.12/08) su alcuni comuni della regione. Quest’anno la sperimentazione sta riguardando i comuni di Orvieto e di Spoleto, in collaborazione con le amministrazioni. In questo modo il Master acquista un valore aggiunto notevole, quello, cioè, di creare innovazione nel rapporto con le amministrazioni, fornendo loro anche un supporto conoscitivo e metodologico di particolare interesse. Come selezionate i tirocini? Due sono gli elementi principali per la selezione dei tirocini. La possibilità di sviluppare, in sede di tirocinio, un tema, inerente gli argomenti del master, d’interesse del corsista, nonché la vicinanza, qualora richiesta, al luogo di residenza del corsista medesimo. Particolare attenzione, inoltre, viene posta nella scelta alla possibilità che l’amministrazione o l’azienda che ospitano i corsisti possano fare un contratto di lavoro una volta terminato lo stage. Chi lo ha già frequentato, ne ha beneficiato nella sua professione? e come? Come ho già accennato, il master ha un obiettivo professionalizzante. Il ricorso alla programmazione integrata, inserita in un contesto di pianificazione strategica, nonché l'attenzione alla fattibilità/sostenibilità degli interventi consentono di acquisire metodi e pratiche richieste dal mercato. Questa circostanza, insieme all'interdisciplinarietà e al lavoro di gruppo, costituisce un fattore di successo rispetto alla formazione di figure competenti richieste da parte delle amministrazioni pubbliche, del mondo professionale, delle società di consulenza. I migliori corsisti sono stati "premiati" dagli enti con contratti di lavoro. Inoltre, il Master e la sua struttura continuano a costituire punto di riferimento per i corsisti anche a ciclo concluso, per informazioni su iniziative e attività culturali, partecipazione a convegni, borse di studio all'estero, partecipazione a ricerche e organizzazione di eventi. Sono più gli italiani o gli stranieri a frequentare il Master? Come ne vengono generalmente a conoscenza i fruitori? Gli italiani sono la maggiornaza. Ma anche gli stranieri sono presenti, soprattutto quelli provenienti dai paesi dell’America Latina, con i quali si attivano scambi interessanti. La principale fonte di conoscenza dei fruitori è Internet. Il Master ha un sito (w3.uniroma1.it/arcorvieto) sempre aggiornato, in cui vengono date notizie sull’attività e sui principali eventi organizzati dal master. Inoltre il sito è collegato con quello di FOCUS, centro di ricerca della Sapienza, Università di Roma, che affronta dal punto di vista della ricerca scientifica il tema della valorizzazione dei centri storici minori e dei relativi contesti paesaggistico-ambientali (w3.uniroma1.it/focus) e con quello di XS, un’associazione che organizza eventi e feste per i centri storici minori( info@extrasmallfestival.it). Avete lavorato su progetti concreti per la città? Quali in particolare, e ne è stato tenuto conto? Fin dalla sua prima edizione che risale a 7 anni fa, il master ha sempre lavorato su Ovieto e sul suo contesto territoriale, coinvolgendo amministratori e operatori nell' elaborazione delle indagini interpretative del territorio e dei progetti. Il master ha offerto all’amministrazione un “piccolo grande” patrimonio di idee e di spunti progettuali che, nei limiti del possibile, le amministrazioni hanno fatto propri, accogliendoli in toto o assumendoli in parte, anche in relazione alla disponibilità delle risorse finanziarie. Proprio perché questo ci sembra molto importante, recentemente abbiamo creato una singolare apertura del sito del master: il master si apre con una pagina in cui scorrono alcuni dei programmi per il territorio orvietano più significativi elaborati dai corsisti, dai quali è possibili capire metodo e obiettivi del corso.