cultura

Il Premio Barzini accoglie uno speciale “Inviato” in internet: da Orvieto Carlo Revelli in web tv

mercoledì 7 maggio 2008
di laura
Sarà un'edizione davvero memorabile questa diciannovesima del Premio giornalistico “Luigi Barzini” di Orvieto che, nella mattinata di sabato 10 maggio, si apre alle sollecitazioni più problematiche e moderne del mondo dell'informazione dedicando un evento speciale a un ospite speciale ancora di più. L'evento, in programma alle ore 11 nella Sala dei Quattrocento di Palazzo del Popolo, è l'innovativo incontro “Inviato speciale in Internet. La professionalità del giornalista di fronte alla sfida delle nuove tecnologie”. Innovativo non tanto perché si parla di giornalismo in internet – cosa che pure, all'interno del Premio Barzini, si fa per la prima volta – quanto per la modalità scelta. L'incontro, infatti, avrà anche uno streaming in diretta al quale ci si potrà collegare tramite l'indirizzo web del sito del Centro Studi Città di Orvieto www.uniorvieto.org, e alcune scuole di giornalismo di vari luoghi d'Italia, oltre a seguire l'e-lecture tramite web tv, potranno intervenire a distanza per fare osservazioni o porre domande ai relatori. Il nostro quotidiano attiverà un link diretto all'evento. L'ospite più che speciale, invece, è Carlo Revelli, creatore dell’agenzia francese di informazione su internet Agoravox (www.agoravox.fr), che parlerà di "Giornalismo partecipativo, trasparenza e libertà di informazione". Fenomeno originale e trascinante di citizen journalisme, Agoravox ha conquistato, in tempi velocissimi, una straordinaria popolarità e costituisce attualmente una comunità di circa 30mila iscritti, con mille moderatori e un milione di visitatori al mese. Italo-francese, nato a Roma nel 1969 e residente a Parigi dal 1993, Carlo Revelli, dopo il diploma ad indirizzo economico al Liceo Chateaubriand di Roma, si laurea nel 1991 in Scienze economiche a “La Sapienza” e ottiene, nel 2007, un dottorato in Scienza dell'Informazione all'Università Paris X, discutendo la tesi “Come sfruttare l'intelligenza di Internet: dall'intelligenza economica all'intelligenza individuale”. Il progetto di Agoravox, dopo molti anni di gestazione nel suo pensiero, nasce concretamente sul web nel marzo 2005, quando il triste episodio dello Tsunami del 2004 gli fa definitivamente comprendere che tutti, e non solo i giornalisti formati e dedicati, possono ormai essere fonti di informazione. Il successo è stato rapido e il fenomeno è descritto da Carlo Revelli nel lavoro pubblicato in collaborazione con Joël de Rosnay “La Rivolta del Pronetariato” (“La Révolte du Pronétariat”, Fayard, 2006, scaricabile da internet, in lingua francese, all'indirizzo http://www.pronetariat.com/livre ). Proprio con Joël de Rosnay Revelli aveva già creato, nel 1995, Cybion, la prima società francese specializzata nella ricerca e nell'archiviazione di informazioni su internet, dando vita alla prima comunità virtuale francese di economia sul web,www.veille.com/fr/, e al primo portale sugli agenti intelligenti e i creatori virtuali, www.agentland.fr. Agoravox, nato dall'esigenza di trasparenza e libertà di informazione e dalla sperimentazione del giornalismo partecipativo, con la sua strabiliante crescita si trova ora a dover affrontare un nodo importante, quello di preservare l'indipendenza del progetto. “Come continuare – si chiede Revelli – a sviluppare Agoravox salvaguardando la sua indipendenza e originalità?”. Come spiega la storica svizzera Sylvie Oberson proprio riferendosi a Agoravox, “per il principio del chi paga comanda l'autocensura che praticano i grandi media sotto la pressione della pubblicità e degli azionisti rappresenta, paradossalmente, un'opportunità per i piccoli editori e per quei cittadini che desiderano impegnarsi nella vita pubblica”, ma ora che Agoravox è diventato così importante la grande sfida, per Revelli e Joël de Rosnay, che continua ad essere suo referente e collaboratore, è come sottrarsi alla censura e all'autocensura pur crescendo. Il fenomeno Agoravox sta infatti attraendo - soprattutto dopo le Presidenziali francesi del 2007 in cui il sito ha giocato un ruolo considerevole (proprio nel 2007 Revelli ha coordinato l'opera collettiva “Presidenziali 2007: l'irruzione degli internauti nella campagna”) - una serie di soggetti interessati al web 2.0 che vorrebbero investire nel portale fondi cospicui. La tentazione è forte, perché far funzionare il sito, sebbene le notizie siano prodotte dai cittadini, costa a molti livelli (server, gestione, moderatori, promozione, comunicazione, avvocati e questioni giudiziarie); ma sono forti anche la riflessione e l'esitazione perché, secondo Revelli, c'è un'incompatibilità intrinseca tra il citizen journalism, o giornalismo partecipativo, e le forme classiche di finanziamento, tanto più che gli investitori più interessati esercitano il loro ruolo soprattutto nelle sfere classiche del potere, della finanza e dei media tradizionali. La strada per restare indipendenti e al tempo stesso meno fragili – perché le Presidenziali hanno evidenziato anche pressioni di gruppi di potere - potrebbe forse essere trasformare Agoravox in una Fondazione. Questi e altri temi saranno all'attenzione dal vivo o in diretta su internet, con l'intervento di questo straordinario protagonista del web, sabato mattina per il Premio Barzini. A condurre l'incontro sarà Michele Mezza di Rai International, docente universitario, giornalista, sociologo della comunicazione che da anni si occupa di informazione multimediale. Regista e coordinatore Guido Barlozzetti. Di certo un'occasione preziosa da non perdere, una full immersion in un mondo che molti considerano il futuro, ma che invece è già molto ben presente e, anche se definito “virtuale”, una faccia ben concreta e tangibile di un pezzo sempre più ampio e influente di realtà. Sono previsti interventi del Comitato Regionale per la Comunicazione, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Ordine dei Giornalisti, Associazione Stampa Umbra, Articolo 21, Associazione Nazionale Stampa Online. Proprio quest'ultima aveva già lanciato da Orvieto e dalla stessa cornice, la Sala dei Quattrocento di Palazzo del Popolo, il tema delle nuove frontiere aperte dal citizen journalism nel convegno annuale dell'associazione dell'ottobre 2006: “I nuovi attori dell'informazione. Come cambia la produzione delle notizie tra stampa online e blog”.