eventi

"Artemisia. Ritratto di Pittora" al Teatro Boni con Sandra Collodel

martedì 12 novembre 2019
di Davide Pompei
"Artemisia. Ritratto di Pittora" al Teatro Boni con Sandra Collodel

Come pennellate di un autoritratto, la sua sua storia si svela e rivela la violenza subita in giovane età da parte di Agostino Tassi, amico del padre, il celebre Orazio, e virtuoso della prospettiva in trompe-l'œil. Fu lui ad introdurre precocemente Artemisia Lomi Gentileschi all'arte della pittura. E fu questo l'episodio che determinò la scelta di rassicurare eroine, protagoniste prepotenti e passionali. È lei la prima donna pittrice – anzi, pittora – di scuola caravaggesca, nata a Roma e morta a Napoli, ad avere il privilegio di essere ammessa all'Accademia del Disegno di Firenze.

Forza, coraggio e talento esplodono con grande drammaticità nelle sue opere consegnate alla storia e rivivono sul palco del Teatro Boni di Acquapendente, domenica 17 novembre alle 17.30, nello spettacolo di Valeria Moretti, ideato e messo in scena dall'attrice Sandra Collodel che ha mosso i primi passi nel vivaio di Gigi Proietti entrando nel cast di "Fantastico 4". Dopo lo stage formativo torinese di Ugo Gregoretti sulle opere di Cesare Zavattini, commedie come "L'Amante dell’Orsa Maggiore", "Il Dramma delle Gelosia", "Stregata dalla Luna" e "La Papessa Giovanna".

"Artemisia. Ritratto di Pittora" è il titolo dello spettacolo in cui è affiancata da Dario Guidi, con le scene di Fabiana Di Marco, i costumi di Esseccì, le musiche di John Clouds, luci e suoni di Stefano De Vito e le voci registrate Alessandra Stordy (battitrice d'asta), Franca D'Amato (Tutia), Paola Giannetti (mammana) e Michele Gammino (Agostino Tassi). Una figura complessa, resa moderna dall'interpretazione equilibrata della protagonista. Per lei, afferma, Artemisia è folgorazione. E la restituisce, guardandola dall'alto, immaginando l'intensità del suo buio.

Con "una grana di voce e una ritmica verbale ricche di sfumature, ambiguità, dolcezza, illusioni e sogni destinati a non realizzarsi mai". Quella di una donna – molti critici hanno fornito una lettura della sua opera in chiave femminista, guardando all'impressionante numero di ostacoli e impedimenti fronteggiati – che "si barcamena fra un dolore espresso attraverso un silenzio pieno di dignità che mai cede al pianto, e un desiderio di affermare la propria dote artistica a dispetto di pregiudizi e limiti imposti dalla società d'allora".

Aggiornamento: Lo spettacolo è stato annullato. La Stagione Teatrale diretta da Sandro Nardi riprenderà domenica 24 novembre alle 17.30 con "Lettera a una Professoressa" di e con Claudio Ascoli.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
0763.733174 – 334.1615504
www.teatroboni.it