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A "Umbrialibri 2019" Valeria Parrella presenta il romanzo "Almarina"

sabato 5 ottobre 2019
di Davide Pompei
A "Umbrialibri 2019" Valeria Parrella presenta il romanzo "Almarina"

Prosegue spedita al Complesso Monumentale di San Pietro di Perugia l'edizione 2019 di "Umbrialibri 2019", la rassegna editoriale e culturale promossa dalla Regione con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Un'edizione, la 25esima, che ha per tema "Sulla Strada" e che sabato 5 ottobre alle 15.30 vede ospite nella Sala Monografie della Biblioteca di Agraria "Mario Marte", la scrittrice, drammaturga e attivista partenopea Valeria Parrella.

Classe 1974, la pluripremiata autrice presenta il suo ultimo libro, "Almarina", pubblicato ad aprile di quest'anno da Einaudi, nella Collana Supercoralli. Limpido e intenso, il romanzo "forse è una piccola storia d'amore, forse una grande lezione sulla possibilità di non fermarsi. Di espiare, dimenticare, ricominciare". Protagonista delle 136 pagine, è un'allieva dell'Istituto Penale Minorile di Nisida, lo stesso in cui il gruppo di scrittori di cui Valeria Parrella fa parte conduce laboratori.

La risposta, tutt'altro che scontata, alla domanda "Può una prigione rendere libero chi vi entra?" arriva appassionandosi alla storia di un'insegnante che, in quel carcere, entra ogni mattina. Il cancello si apre e chiude Napoli alle spalle. La sbarra si alza, la borsa finisce in un armadietto a chiave, insieme a tutti i pensieri. E inizia un tempo sospeso, un'isola nell'isola dove le colpe possono finalmente sciogliersi e sparire. Almarina è nuova, ce la mette tutta ma i conti non le tornano.

In quella piccola aula senza sbarre, "se alzi gli occhi vedi l'orizzonte, ma dalla porta non ti lasciano uscire". La libertà di due solitudini è raccontata da una voce calda, intima, politica, capace di schiudere testa e cuore. Esiste un'isola nel Mediterraneo dove i ragazzi non scendono mai a mare. Ormeggiata come un vascello, Nisida è un carcere sull'acqua, ed è lì che Elisabetta Maiorano – 50 anni vissuti da sola – insegna matematica a un gruppo di giovani detenuti.

E prova ad imbastire, insieme a loro, un futuro diverso. Fino all'arrivo di Almarina. Fino al cambio di una luce che illumina un nuovo orizzonte. "Il labirinto inestricabile della burocrazia, i lutti inaspettati, le notti insonni, rivelano l'altra loro possibilità: essere un punto di partenza. Nella speranza che un giorno, quando questi ragazzi avranno scontato la loro pena, ci siano nuove pagine da riempire, bianche come il bucato steso alle terrazze".

Per ulteriori informazioni:
www.umbrialibri.com