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Il vescovo benedice l'icona della Madonna del Soccorso, ricollocata dopo il restauro

venerdì 20 settembre 2019
Il vescovo benedice l'icona della Madonna del Soccorso, ricollocata dopo il restauro

Sabato 21 settembre alle 18 nella Chiesa di San Giovenale, ad Orvieto, monsignor Benedetto Tuzia, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, presiederà la celebrazione eucaristica per la ricollocazione dell’icona della Madonna del Soccorso nell’altare maggiore della chiesa. L’opera è stata oggetto di un intervento di consolidamento conservativo, su domanda dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi, resosi necessario a causa delle pessime condizioni del supporto ligneo dovuto alla proliferazione di insetti xilofagi, che stavano compromettendo la stessa pellicola pittorica.

La fase preliminare dei lavori è stata condotta presso il laboratorio della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria in località Santo Chiodo di Spoleto. L’icona raffigurante la Madonna con Bambino e due angeli è un dipinto a tempera grassa su tavola copia della Virgo Virginis et Mater Omnium, presente a Roma sull’altare maggiore della chiesa di Sant’Agostino nei pressi di Piazza Navona. Di questa icona romana, opera di fine quattrocento “antichizzata” ai modi bizantini, oggetto all’epoca di profonda ammirazione e venerazione, furono eseguite repliche a testimonianza della sua notevole popolarità. La prima copia fu quella commissionata dai cittadini di Velletri per riconoscenza alla Vergine per la liberazione della città da una epidemia di peste durata dal 1483 al 1486.

Dell’icona di Orvieto, oggi venerata come Madonna del Soccorso, è testimoniata la presenza per tutto il seicento nella chiesa di Sant’Agostino dove, nel 1692, i frati decidono di traslarla da una cappella secondaria per collocarla nell’altare maggiore. Probabilmente a seguito delle demanializzazioni napoleoniche del 1810, le quali portarono un insediamento militare nel convento degli agostiniani e nella chiesa adiacente, l’icona è stata portata nella vicina chiesa di San Giovenale come immagine di culto avendo, peraltro, perduto le valenze e la notorietà di cui era investita in origine. I recenti lavori e la ricollocazione nella nicchia sulla parete di fondo del presbiterio della chiesa, consentono di restituire a cittadini e fedeli questa preziosa testimonianza di arte sacra.