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Concerto all'Eremo di Poggio Conte con il Duo Kalàmia

lunedì 1 luglio 2019
di Davide Pompei
Concerto all'Eremo di Poggio Conte con il Duo Kalàmia

Di anno in anno, sta diventando un appuntamento sempre più sentito e conosciuto. Non solo da parte dei cittadini di Ischia di Castro, ma anche dei tanti appassionati di musica, ansiosi di farsi coinvolgere dall’atmosfera decisamente suggestiva dell’Eremo di Poggio Conte. Quello che il linguaggio locale ha ribattezzato “Romitorio” è un esempio particolare di costruzione di una chiesa ad architettura cistercense realizzata nel XIII secolo scavando una cavità nel tufo.

Le prime tracce scritte del sito, detto anche "di San Colombano", si riscontrano in una antica carta del 1027 ma, con molta probabilità, è nel corso dei secoli successivi che fu abbellito da un punto di vista architettonico e pittorico. Le pareti interne dell'edifcio sacro sono insolitamente affrescate con motivi floreali e geometrici. "In aperto contrasto con l’opulenza della Chiesa romana, a partire dell’anno Mille si fece strada l’esigenza di abbracciare una vita spirituale pura ed ascetica, lontana dai fasti e dagli intrighi della Curia".

L'opera dei monaci non è, però, solo uno sfondo ideale per legarsi all'armonia delle note ma parte integrante del tradizionale concerto ad ingresso gratuito promosso dal Comune e in programma per sabato 6 luglio alle 18. Ad esibirsi in un contesto storico-naturale unico, quest'anno, sarà Duo Kalàmia. Fabrizio Causio alla fisarmonica e Laura Venditti al sassofono eseguiranno musiche di Mainerio, Bach, Piazzolla, De Falla, Debussy, Iturralde e Bartok.

Per arrivare si deve percorrere un sentiero che costeggia il Fiume Fiora e, dopo avere superato dei rigagnoli ed un cancello, ci si inoltra nel bosco attraverso gradini in legno, che conducono ad una gola. Sul fondo appare una parete tufacea a strapiombo e una cascata, che rende il posto irreale. Sulla sinistra, la chiesa e la dimora dell’eremo. Per facilitare i partecipanti, è previsto un servizio navetta a partire dalle 16 dalla strada asfaltata provinciale al Romitorio.

"Gli studiosi – annotano da PassaggiLentitengono che il sito almeno all’inizio della sua storia, nel XII secolo, sia appartenuto all’Ordine dei Templari e che, successivamente, con la loro soppressione nel 1312, sia stato modificato attraverso una ristrutturazione della volta. A suffragare questa ipotesi, oltre alle numerose decorazioni naturalistiche, la collocazione dell’eremo. Poco distante da qui si trovava la Via Clodia, antica strada romana controllata e protetta dall’Ordine".

Foto: Massimo Tramontana