Antonella Colonna Vilasi presenta "Il ruolo dell’Intelligence nella costruzione della pace"

Cos’è l’Intelligence e quale sarà il suo futuro sul piano nazionale e internazionale? Che ruolo ha oggi nella costruzione della pace, tra il fallimento della Globalizzazione, il perdurare della crisi economica e la sempre maggiore diffusione di mondi paralleli digitali e virtuali? Ma, soprattutto, cosa ne sanno i cittadini? Forse ancora troppo poco, visti i tanti luoghi comuni e la scarsa informazione in merito.

A queste e molte altre domande risponderà con un linguaggio semplice e diretto, realmente alla portata di tutti, Antonella Colonna Vilasi, alla presentazione del suo libro "Il ruolo dell’Intelligence nella costruzione della pace", edito da Libellula Edizioni, sabato 1° giugno alle 17.30 al Centro Culturale di Corbara.

Ad intervistare l'autrice sarà Fernando Funari che vanta un doctorat d’études supériores européennes presso l'Università di Bologna occupandosi principalmente di linguistica francese, in particolare di analisi del discorso politico e di costruzione discorsiva di identità territoriali. L'iniziativa è promosso dall'Associazione Culturale "Il Giglio".

Pioniera degli studi sull’Intelligence in Italia, presidente del Centro Studi sull’Intelligence – Scienze Strategiche della Sicurezza, U.N.I., un ente nato con la volontà di intensificare gli studi e la divulgazione di queste tematiche e che sta acquisendo sempre maggior autorevolezza in queste attività, Antonella Colonna Vilasi è stata la prima autrice europea ad aver pubblicato una trilogia sui temi dell’intelligence.

Docente universitaria americana e Collaboratrice di numerose riviste scientifiche con articoli su intelligence e sicurezza. Insegna in numerose agenzie ed università. Autrice di numerosi libri tra cui: I crimini internazionali, Intelligence, Nuove minacce e terrorismo, Note di criminologia femminile, Islam tra pace e guerra, the History of Mossad, Il caso dei Marò, L’ Intelligence italiana dall’unità ai giorni nostri, oltre molti altri ancora, tra i quali anche Il ruolo dell’intelligence nella costruzione della pace: una raccolta di scritti di sociologia politica, scienze politiche e relazioni internazionali riconducibili alle tematiche attuali oggetto d’analisi degli Studi di Intelligence.

Un libro che approfondisce il lavoro dell’Intelligence e mette in evidenza un mondo parallelo, ben nascosto ai cittadini comuni mortali, fatto di ruoli e nuove frontiere. Una lettura interessante che porta a conoscenza gli intrecci e le intercettazioni oltre alla globalizzazione della comunicazione. Viene spiegato l’inevitabile coinvolgimento dei social networks come Facebook e Twitter, elementi primari di comunicazione anche nelle rivoluzioni e nella resistenza ai regimi come quello nel 2010 a Piazza Tahir in Egitto. L’autrice analizza le numerosi tesi tra cui quella di Steele R.D. (Il nuovo edito mestiere dell’Intelligence) e Simon Reeve (I nuovo sciacalli. Osama Bin Laden e le strategie del terrorismo).

Sono solo due degli esempi che vengono trattati, ma elementi importanti per sottolineare gli scontri politici e la difficoltà di dominare il mutamento. Il testo rispecchia uno sguardo sul sistema statunitense e sull’attuale mondo multipolare con evidenti rapporti proporzionali tra segretezza e produttività del settore Intelligence.  Dalla lettura di Il ruolo dell’intelligence nella costruzione della pace si deduce che lo Stato ricava in gran parte i fattori di sicurezza attraverso il possesso e il controllo delle informazioni. Un libro che scava nella trama del sistema e che fa sorgere una domanda ai lettori: quanto noi cittadini siamo realmente al sicuro? Un saggio che sveglia l’interesse politico e sociale e fa osservare il mondo con qualche sospetto in più.

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