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A spasso nella storia con Italia Nostra e "Orvieto Città del Corpus Domini"

giovedì 18 aprile 2019
di Davide Pompei
A spasso nella storia con Italia Nostra e "Orvieto Città del Corpus Domini"

Un percorso naturalistico tra vie consolari romane, edificazioni etrusche e castelli medievali. È la proposta per la mattina di Pasquetta della Sezione di Orvieto di Italia Nostra e dell'Associazione "Orvieto Città del Corpus Domini" che invitano a camminare sull'Altopiano dell'Alfina, scoprendo la bellezza che si custodisce sui Monti Volsinii tra Bolsena e Castel Giorgio. Il ritrovo è per lunedì 22 aprile alle 10 alla pineta attrezzata di Montiolo, sopra al campo sportivo.

Di lì a poco la partenza su sterrata, tra Poggio del Torrone, antico insediamento etrusco, e Poggio Miglio, nome evocativo di qualche miliare oggi non più rintracciabile. Camminando si raggiunge Pocatrabbio (appellativo medievale Podium Quatrabii, forse da un più antico Podium Quattuor Vias), quadrivio tra le consolari Cassia (Vetus, che prende lungo il Fosso Lauscello) e Traiana Nova (di cui restano visibili resti di crepidini, lacerti di statumen, rudus e basoli della "strata" romana).

È il sito di Monte Giove Vecchio, ora scomparso che domina il Lago di Bolsena e l'Altopiano dell'Alfina, da cui a giro d'orizzonte si rimirano il Monte Amiata, il Cetona, Mongiovino, Montarale, il Peglia, i Martani, gli Amerini (con le quinte dei Sibillini e, a cielo terso ionizzato, il Terminillo e persino il Corno Grande del Gran Sasso, candidi di nevi), Soratte, il Cimino e Montefiascone.

A Pocatrabbio, un "conetto" trachitico eruttivo relitto, testimone imperturbabile della storia atavica di un luogo magico ed ancestrale. Dal mare tropicale di un milione d'anni fa ai vulcani Volsinii, agli oracoli d'Etruria, ai castelli medievali su quel che resta delle antiche consolari di Roma. Dopo il picnic al sacco di nuovo in pineta, sarà la volta del Castello di Montalfina, mirabile esempio di architettura medievale con le adiacenti case coloniche e la chiesa.

E ancora con Monte Landro, tempio etrusco di Heracle ed Oracolo, Lagaccione, relitto limnico postvulcanico, e il Castello di Pecorone. Già in programma con la bella stagione altre quattro uscite. La prima lungo l'Anello Archeologico Industriale dell'Alfina, etrusco-romano (Trischi; Traiana Nova), medievale (Citerno) e moderno dell'ex Aeroporto dell'Alfina (Nervi). La seconda, ad Orvieto, che ricalcherà il percorso originario dell'antica processione del Corpus Domini (dalla Riformagione del 1337).

E poi l'idrovia mercantile delle Nundinae, dal Campo della Fiera (Fanum Voltumnae) al Ponte Romano delle Colonnacce, lungo la consolare Cassia, alle pendici della Rupe. Quarta proposta, le miniere di bauxite del Ventennio e la centrale Netti, ai piedi dei “basalti” colonnari dell'Alfina.

Per ulteriori informazioni:
335.8049920