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Nasi all'insù, tra inganni dipinti e illusioni ottiche del Barocco

venerdì 8 marzo 2019
di Davide Pompei
Nasi all'insù, tra inganni dipinti e illusioni ottiche del Barocco

Sfondano (almeno idealmente) il soffitto che ingabbia le pitture. Svettano (e invitano a guardare) verso l'alto, tra panneggi fruscianti e cherubini alati. Mozzano il fiato e lasciano con il naso all'insù, "Le illusioni ottiche del Barocco a Viterbo". Quelle dell'ex Chiesa della Pace, dell'ex Chiesa di Santa Caterina e della Chiesa del Gonfalone che, grazie ad “Antico Presente” e “Visitare la Tuscia”, nella mattinata di sabato 9 marzo saranno interessate da un'apertura straordinaria.

E relativa visita guidata tutta incentrata sui pochi conosciuti momenti barocchi della Città dei Papi, condotta da Marco Zanardi, storico d'arte, archeologo e guida turistica abilitata. Durata, circa tre ore. Ritrovo, alle 10 sotto i portici del Palazzo dei Priori, in Piazza del Plebiscito. "Con un permesso speciale – anticipano gli organizzatori – solo per noi si apriranno le porte sul capolavoro di Antonio Colli, che ha lasciato nel capoluogo una testimonianza di altissima pittura barocca.

Entreremo in questa grande aula interamente affrescata e stuccata dove non capiremo bene cosa è dipinto e cosa invece è reale. Tutto è stato realizzato per stupire e ingannare l’occhio attraverso lo sfondamento prospettico della volta aperto su un cielo luminosissimo e ricco di figure. Non a caso il Colli lavora con il grande Andrea Pozzo, forse il più grande pittore di architetture finte di tutto il Centro Italia.

Un luogo importante, dove anche Vittoria Colonna visse per un periodo, durante il quale Michelangelo scambiava con lei numerose lettere in parte giunte fino a noi. Ci sposteremo poi nell'altra ex chiesa, un tempo connessa al convento omonimo che fu, però, danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e poi definitivamente distrutto per far spazio ad un istituto scolastico. È, l'ex chiesa, l’unico ambiente rimasto della struttura originaria.

Anche qui ammireremo la volta e le pareti interamente affrescate, lasciandoci influenzare dagli inganni dipinti. I nostri occhi non capiranno fino in fondo dove finisce la finzione pittorica e dove inizia quella materica. E non mancheremo di parlare delle prove di portata della Macchina di Santa Rosa. L'ex chiesa, infatti, ormai da anni, ospita a fine di giugno l'evento 'sentito' non solo dai facchini ma anche per chi si accalca a seguire le prove del trasporto e il verdetto della giuria.

Termineremo la nostra visita all’interno della Chiesa del Gonfalone, forse la più conosciuta delle tre, per ammirare da vicino il sublime stendardo di Giovan Francesco Romanelli, realizzato nel 1649 e restaurato di recente fino a ritrovare i suoi colori brillanti. Nell'osservare i meravigliosi affreschi della volta e delle pareti, non sfuggire come le colonne dipinte...si muovano". La quota di partecipazione è di 10 euro, più 1,50 euro per il noleggio degli auricolari.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni (obbligatorie):
335.8034198 – info@anticopresente.it