Francesca Reggiani al Teatro Boni con "DOC. Donne d'Origine Controllata"

La politica e la sua classe dirigente. Il mondo che cambia rapidamente così come profili, hashtag e notifiche su Facebook, Twitter e WhatsApp. Le eterne differenze che sussistono tra uomini e donne di età e nazionalità diverse e coppie di "dis-lettici" dediti a curiose pratiche sessuali. C'è l'attualità vista con il salvifico filtro dell'ironia al centro dello spettacolo "DOC. Donne d'Origine Controllata", in scena domenica 10 febbraio alle 17 sul palco del Teatro Boni di Acquapendente.
Dopo l'esilarante show "Dal Vivo" con il cantant-attore Andrea Perroni accompagnato dal pianista Carlo Alberto D'Alatri, la Stagione diretta da Sandro Nardi prosegue con un altro appuntamento all’insegna della comicità romana. Quella di un'icona come Francesca Reggiani, attrice sul palco e sul video con improbabili spot pubblicitari e incursioni di personaggi come Federica Sciarelli, e al tempo stesso autrice dei testi insieme a Valter Lupo, Gianluca Giuliarelli e Linda Brunetta.
In questo nuovo spumeggiante one woman show, la comica e imitatrice che si divide fra cinema, teatro e televisione promette 120 minuti, senza intervallo, di battute fulminee al punto che sarebbe riduttivo definire lo spettacolo, un monologo, basato com'è su una serie di riflessioni che riguardano l’attualità e che, in tempi di crisi, non solo economica, non lasciano alternativa se non ridere di gusto di fronte alla fotografia dell'Italia di oggi che guarda alla Russia.
"Un vademecum del nuovo stile di vita discount. Sicuramente siamo tutti a risparmio, chi non è mai stato a cambiare una zip o il vetro dell’iPhone dai cinesi? Tra le tantissime sfumature della crisi siamo tutti in gran confusione tra amore e sesso, Pil e sex appeal, import ed escort. Per di più ci misuriamo in un mondo dove in tanti vogliono ringiovanire più che invecchiare, per cui ci chiediamo: la chirurgia estetica può far miracoli? A volte si, ma la vita è un ecosistema perfetto.
Da giovane spendi tutto il tuo tempo per cercare di diventare ricco, da vecchio spendi i tutti i tuoi soldi per cercare di ridiventare giovane…non sempre ci si riesce!". Da "Io sono mia" a "Chi me se pìa?". Da "Se non ora quando?" a "Per un'ora quanto?" si susseguono ritratti feroci e veritieri di un Paese che ha ridisegnato i suoi confini tra cronaca nera e cronaca rosa, che ha promosso i rotocalchi da parrucchiere a pilastri dell’informazione e le chiacchiere da bar in movimento di opinione.
Per ulteriori informazioni e biglietti:
0763.733174 – 334.1615504
www.teatroboni.it
