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"Il Libro della Giungla" e "Perfetti Sconosciuti" salgono su "La Vecchia Carrozza"

sabato 10 novembre 2018
di Davide Pompei
"Il Libro della Giungla" e "Perfetti Sconosciuti" salgono su "La Vecchia Carrozza"

Decimo appuntamento per il Piccolo Cineteatro "La Vecchia Carrozza" di Orvieto. La fortunata esperienza dell'Antica Funicolare ad Acqua rimessa a nuovo dall'Associazione Culturale "Lo Spazionauta" e trasformata in un originale cinema d'essai prosegue la sua stagione invitando i cinefili di ogni età a trascorrere qualche ora nell'accogliente spazio dello Scalo.

Saranno in prevalenza, ma non necessariamente, i più piccoli quelli che giovedì 15 novembre alle 17.30 si assicureranno un posto per assistere alla proiezione de "Il Libro della Giungla", uscito nel 1967 e considerato il 19esimo Classico Disney. Ispirato alle storie di Mowgli, protagonista dell'omonimo libro di Rudyard Kipling, fu l'ultimo ad essere stato prodotto da Zio Walt.

Il "padre" di Topolino – che celebra quest'anno il 90esimo dalla sua prima apparizione – morì, infatti, durante la sua produzione ma a 51 anni di distanza l'impronta da lui data alla pellicola del "cucciolo d'uomo", il piccolo orfano che cresce nel cuore dell'India con Bagheera e Baloo, rispettivamente pantera e orso che lo proteggono dalle grinfie della tigre Shere Khan, è ben evidente.

E sinonimo di quella qualità ricercata nelle intenzioni anche con un remake live-action e un sequel. Tra i riconoscimenti, la nomination per la Miglior Canzone a "Lo Stretto Indispensabile" di Terry Gilkyson che ben si innesta tra le cinque canzoni dei fratelli Sherman inserite nella colonna sonora tutta swing e diluite su una durata di 178 minuti di avventure e sentimenti.

Come quelli nascosti, taciuti, poi esplosi di "Perfetti Sconosciuti", prova riuscitissima di solida sceneggiatura corale che nel 2016 mise allo stesso tavolo per la cena più lunga della storia del cinema italiano – 97 minuti, la durata del film che si chiude con l'omonima canzone di Fiorella Mannoia – tre coppie e uno scompagnato, sempre presenti in scena, consegnandone l'interpretazione tra la commedia e il dramma a un cast stellare.

Edoardo Giallini (Rocco) e Kasia Smutniak (Eva), Valerio Mastandrea (Lele) e Anna Foglietta (Carlotta), Edoardo Leo (Cosimo) e Alba Rohrwacher (Bianca), Giuseppe Battiston (Peppe) senza la sua "Lucia" si sottopongono così a un gioco solo all'apparenza innocuo che consiste nel condividere per il tempo di una cena messaggi e telefonate che arrivano sui rispettivi apparecchi.

Ad apparecchiare, intanto, è il regista Paolo Genovese che, a dispetto del cognome, è romano e ha fatto di una delle colline umbre che circondano il Colle di Todi il suo buen retiro. Quanto alla pellicola che dimostra come ognuno abbia tre vite – una pubblica, una privata e una segreta custodita in quella scatola nera che sono i cellulari – ha fatto, a ragione, incetta di riconoscimenti.

Dai David di Donatello ai Nastri d'Argento, dal Globo d'Oro al Ciak d'Oro, passando per il Bari International Film, il Tribeca Film Festival, il Premio Flaiano e il più vicino Arco di Platino assegnato a Montefiascone in occasione della decima edizione di Est Film Festival, dove il diretto interessato ha raccontato al pubblico gestazione ed esistenza. Inizio, alle 21.15.

Come noto, per partecipare alle proiezioni all'interno del Piccolo Cineteatro d'Orvieto "La Vecchia Carrozza" occorre tesserarsi all'Associazione Culturale "Lo Spazionauta", pagando una quota di 5 euro annua e un ticket di 5 euro per ogni singola proiezione, a metà della quale agli ospiti verrà offerto un calice di vino o un bicchiere di bibita.

In considerazione della limitata capienza – 16, i posti disponibili – è obbligatoria la prenotazione, specificando per quale film e quante persone vorranno assistere. È possibile farlo attraverso la Pagina Facebook dell'evento, inviando una mail a lospazionauta@gmail.com oppure via WhatsApp al numero 349.5774971.