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Escursione nel Parco Fluviale del Tevere, tra il Campione e la Canepaccia

venerdì 16 febbraio 2018
di Davide Pompei
Escursione nel Parco Fluviale del Tevere, tra il Campione e la Canepaccia

Tra Prodo e Titignano, tra il Campione e la Canepaccia. È un viaggio nel cuore selvaggio dell'area nota come Parco Fluviale del Tevere, quello che il Gruppo Escursionistico della Sottosezione CAI di Orvieto invita a compiere domenica 18 febbraio. Ritrovo alle 8 ad Orvieto Scalo, al parcheggio di Via Monte Peglia, antistante il negozio di elettricità "Coscetta" e partenza verso il bivio per Valle di Sotto, 1,4 chilometri dopo Prodo lasciando la Rupe alle spalle.

"Percorreremo – anticipano i direttori di escursione Mario Monachini e Gianpiero Di Nicolauna lunga sterrata panoramica che, passando per Case San Biagio, ci condurrà al Podere Rotisciano. Da qui in avanti è l'essenza più vera della nostra escursione: boschi di leccio fittissimi che coprono le alture digradanti verso il Lago di Corbara, sulle esili tracce di sentieri alcuni dei quali abbiamo ragione di ritenere che non siano percorsi da anni.

Attraverseremo il Bosco della Canepaccia per arrivare poi fin sulle sponde dell'invaso, discendendo il cosiddetto Campioncino, un crinale di promontorio coperto da boschi impenetrabili. Laggiù, a pochi metri dall'acqua, è ancora in piedi il rudere di Santa Romana, un vecchio casale rimasto isolato dal mondo in seguito alla costruzione della Diga di Corbara e raggiungibile oramai soltanto con un'imbarcazione.

Ora, una lunga – e dura, davvero – risalita ci porterà al Podere Vegliano, quindi, deviando a sinistra dalla carrareccia principale, percorreremo un traversone fin sotto Prodo, con vedute da cartolina sul vallone del fosso Campione. Risalendo poi il corso del Fosso Salcini – belle e poco conosciute le cascate – ritroveremo le auto". Si tratta di un'escursione abbastanza impegnativa per tre quarti ad anello, con qualche tratto di salita decisamente impegnativo.

In particolare la risalita fino a Vegliano. "Ma l'ambientazione – assicurano dal CAI – è unica. Attraversare questi profondi valloni ammantati di boschi e arrivare a lambire le sponde del lago con la consapevolezza di averlo fatto ritrovando l'unica via possibile procura un piacere speciale. Per rendersene conto basta affacciarsi qualche minuto dalla piazzetta di Prodo oppure effettuare un sorvolo con Google Earth".

Distanza, 17 chilometri circa. Dislivello, 750 metri circa. Durta, 6 ore circa. Pranzo al sacco. Consigliabile l'uso di bastoncini da trekking. L'uscita è aperta a tutti. I soci CAI che intendono partecipare, entro venerdì 16 febbraio devono prenotarsi in sede, alla Fortezza Albornoz, dove i direttori illustreranno il percorso e tutto ciò che sarà ritenuto utile per la buona riuscita dell'escursione stessa. Per i non soci, la quota assicurativa giornaliera è di 7,81 euro.

Per ulteriori informazioni:
338.2715490 – sottosezcaiorvieto@gmail.com