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Nel "borgo magico" di Calcata, con Asds Polisportiva Castel Viscardo e Armata Brancaleone

mercoledì 24 gennaio 2018
di Davide Pompei
Nel "borgo magico" di Calcata, con Asds Polisportiva Castel Viscardo e Armata Brancaleone

Celebre, perché conserva ancora intatto tutto il suo patrimonio storico e naturale. Arroccato, sopra un masso di tufo in posizione dominante rispetto alla verde Valle del Fiume Treja con l'omonimo Parco, all'interno del quale si snodano una serie di sentieri. Li percorreranno domenica 28 gennaio quanti sceglieranno di mettersi in camino insieme all'Asds Polisportiva Castel Viscardo e al gruppo di trekking ed escursionismo "Armata Brancaleone" di Orvieto.

Destinazione: Calcata, il "borgo magico" o "degli artisti" per l'alto numero di creativi che qui vivono e lavorano, a circa 45 chilometri da Viterbo. Sono una dozzina quelli da attraversare in circa 6 ore coprendo un dislivello in salita e discesa di 330 metri. La visita vera e propria al paese avverrà nel primo pomeriggio, tra le 15 e le 16, dopo l'escursione mattutina delle 9.30 con pranzo al sacco e dopo essere transitati per l'unica porta di ingresso che si apre sulle mura. "Oltrepassando il portone, si è all'improvviso catapultati indietro nel tempo".

Partenza da Castel Viscardo alle 8.30 – un quarto d'ora prima, il ritrovo alle 8.15 in Piazza Italia – e via lungo l'Autostrada del Sole fino al casello di Magliano Sabina. "Qui, su uno sperone proteso nel vuoto – suggeriscono da LazioNascosto.it – si erge il piccolo borgo medievale, che, come una penisola in un mare di smeraldo, rapisce lo spettatore e lo proietta in un’epoca indefinita, ove alle suggestioni ispirate dalla natura si aggiungono quelle di un medioevo magico e arcano".

Nell'abitato vecchio, tappa obbligata è la Chiesa del Santissimo Nome di Gesù, la cui struttura risale al XIV secolo ma è stata ristrutturata nel 1793 per volere della famiglia dei Sinibaldi. Nella chiesa, costituita da un'unica navata e con il soffitto a capriate, sono conservati un fonte battesimale, un'acquasantiera del XVI secolo e un tabernacolo a muro. Dietro l'altare si trova una serie di pitture che rappresenta storie del Cristo. Vicino a Calcata, i resti del Tempio Falisco di Monte Li Santi.

"Secondo le leggende a Calcata, nel 1527 fu catturato un lanzichenecco che aveva preso parte al sacco di Roma, e depredato il Sancta Sanctorum di San Giovanni in Laterano. Imprigionato nel paese, avrebbe nascosto il reliquiario contenente il Santo Prepuzio nella sua cella, dove sarebbe stato scoperto nel 1557. Da allora la Chiesa iniziò a venerare la reliquia, concedendo ai pellegrini un'indulgenza di dieci anni".

Per ulteriori informazioni:
329.2081122 – 336.374470
349.4135041 – 338.6375658