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"Orvieto non perda il treno". I pendolari chiamano a raccolta la città

giovedì 30 novembre 2017
"Orvieto non perda il treno". I pendolari chiamano a raccolta la città

Il Comitato Pendolari Roma-Firenze invita tutti coloro che hanno a cuore il futuro della stazione di Orvieto e un buon collegamento ferroviario di tutto il più vasto territorio che a questa stazione fa riferimento a partecipare sabato 2 dicembre alle 16.30 nella Sala del Consiglio Comunale di Orvieto ad un incontro pubblico promosso dai pendolari ma rivolto a tutti i cittadini.

"Molti - afferma in una nota il Comitato - sono i temi di allarme che ci inducono a cercare un nuovo momento di confronto e informazione fra pendolari, città e amministratori: l’aumento, ad ogni cambio orario, dei tempi di percorrenza verso Roma e Firenze, la prospettiva imminente - che speriamo ancora di poter scongiurare - del venir meno dell’ultimo collegamento diretto, senza scali a Orte, verso Roma, in generale il progressivo depauperamento del collegamento ferroviario della stazione di Orvieto che dopo oltre 15 anni di contrazione sta raggiungendo ormai i minimi livelli; non ultima l’ipotesi di mancato rifinanziamento da parte della Regione Umbria di uno strumento di agevolazione come la carta tuttotreno, che consente di contenere il costo di un servizio di trasporto comunque molto oneroso.

La sopravvivenza di un collegamento ferroviario efficiente è cruciale per la vitalità economica, sociale, demografica e culturale di questo territorio. L’assesore regionale Giuseppe Chianella, il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, l’assessore Andrea Vincenti, che gentilmente ci offre la sua ospitalità, i sindaci e gli amministratori dei comuni limitrofi, chi lavora nel campo del turismo, chi ha i figli che studiano fuori, chi la domenica mattina vuole andare a vedere una mostra a Roma, tutti quelli che si sono trasferiti a Orvieto 'perchè era collegata bene', tutti noi che siamo partiti e arrivati dai nostri due binari nel corso degli anni sapendo che in un’ora si poteva stare a Roma e vorremo che continuasse ad essere così, siamo invitati, e chiamati, ad essere presenti".