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Simone Cristicchi racconta la guerra. Al Teatro Boni "Li Romani in Russia"

venerdì 10 novembre 2017
di Davide Pompei
Simone Cristicchi racconta la guerra. Al Teatro Boni "Li Romani in Russia"

La banalità del male. L'orrore della guerra attraverso la voce di chi l’ha vissuta in prima persona ed è tornato dalla Campagna di Russia con "l'incubo di essersi salvato", in un ideale incontro tra il mondo delle borgate di Pier Paolo Pasolini, le "Centomila gavette di ghiaccio" di Giulio Bedeschi e "Il sergente nella neve" di Mario Rigoni Stern.

Un teatro civile che si presenta "nuovo, soprattutto per la forma del testo, mediante l’utilizzo della metrica dell’ottava classica, quella dei grandi poemi epici, e il dialetto romanesco, la lingua del Belli, che rende la narrazione ancora più schietta e veritiera". Elegante ed evocativo, il disegno luci. Essenziale ed emblematica, la divisa di un altro colore. Partecipata, la storia vissuta davvero dal nonno Rinaldo, uno dei pochi soldati della sua compagnia a tornare sano e salvo, sebbene con un principio di congelamento a un piede.

Ha il suono del monologo e l'effetto di un affresco epico e sincero che non omette particolari crudi e rimossi dalla storia ufficiale – il luogo comune degli italiani-brava-gente – e che diviene quanto mai attuale in un’epoca di ossimori come bombe intelligenti e guerre umanitarie, l'emozionante spettacolo "Li Romani in Russia. Racconto di una guerra a millanta mila miglia" che va in scena domenica 12 novembre alle 17.30 sul palco del Teatro Boni, la "piccola perla della città di Acquapendente".

Il terzo appuntamento della stagione di prosa, porta sul palco in veste d'interprete, naturale e credibile, il cantautore di storie Simone Cristicchi, pronto a indossare i panni di una nutrita galleria di grotteschi personaggi, per narrare con passione e coinvolgimento un'epopea tragica e corale, tratta dal poema in ottave romanesche di Elia Marcelli, che non risparmia toni crudi ma che sa ritagliare anche uno spazio al sorriso, necessario e salvifico. Anche nell'adattamento teatrale di Marcello Teodonio, per la regia di Alessandro Benvenuti.

Musiche e sonorizzazioni di Gabriele Ortenzi (Areamag). Primo monologo teatrale dell'autore di "Ti regalerò una rosa" – il brano, inserito nell'album "Dall'altra parte del cancello" e incentrato sul tema della malattia mentale che dieci fa lo portò alla vittoria del Festival di Sanremo – che ha fatto del teatro-canzone la sua cifra migliore in cui alternare note e parole, lo spettacolo ha superato ormai le 250 repliche. Il debutto, salutato con lunghi applausi, nel 2010 a Mosca nell’ambito della rassegna internazionale del monologo "Solo".

[VideoPromo] - Foto d'apertura: Massimo Battista

Per ulteriori informazioni:
0763.733174 – 334.1615504
info@teatroboni.it