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Musica, cultura, enogastronomia per l'11esima di Umbria Folk Festival

venerdì 25 agosto 2017
Musica, cultura, enogastronomia per l'11esima di Umbria Folk Festival

Grandi nomi, novità, musica, cultura e enogastronomia per l’undicesima edizione di UMBRIA FOLK FESTIVAL 2017 si svolge ad Orvieto, in Piazza del Popolo, dal 30 agosto al 3 settembre.

Organizzata dal Comune di Orvieto, Parametrica e Associazione Umbria Folk Festival e giunta all’undicesima edizione dedicata a Terra & Territorio, è divenuta negli anni uno degli appuntamenti più importantidell’estate musicale su territorio umbro e nazionale, legando musica, gastronomia, tradizioni popolari e culture diverse in una formula ormai collaudata e vincente.

A scoprire le novità dell’edizione 2017 di Umbria Folk Festival sono stati l’Assessore al Turismo del Comune di Orvieto Andrea Vincenti, l’Assessore al Bilancio del Comune di Orvieto Massimo Gnagnarini, il Presidente e coordinatore artistico dell’Associazione Umbria Folk Festival Raffaele Ferrazza, la Vicepresidente di Umbria Folk Festival Lucia Gismondi, il consulente artistico del Festival Sandro Paradisi.

Si parte mercoledì 30 agosto con TRI. Un viaggio nel patrimonio culturale della Sicilia con un progetto che vede sul palco tre artisti storici: i LAUTARI, gruppo catanese da sempre impegnato nella riproposizione degli stilemi popolari tradizionali; ALFIO ANTICO, leggenda vivente, riconosciuto a livello mondiale come uno di più grandi interpreti del tamburo a cornice, e RITA BOTTO, voce solare e mediterranea. Ogni artista propone un repertorio di brani inediti e rielaborazioni di brani popolari, creando un percorso sonoro condiviso.

Ad aprire la serata, alle ore 21, sarà il primo gruppo folk nato dalla ricerca musicale dell'Orvietano, ovvero: La Compagnia de La Panatella in Triscebbusso, che dalle 21 farà ballare al ritmo incessante del saltarello, facendo rivivere le tradizioni perse e le storie dell’Etruria.

Giovedì 31 agosto sul palco sale alle 21 l’ORCHESTRA POPOLARE "LA NOTTE DELLA TARANTA", composta da musicisti di pizzica e musica popolare di tutto il Salento. Nel Concertone finale del Festival di Melpignano è ogni anno diretta da un diverso Maestro Concertatore, con cui rivisita il repertorio tradizionale collaborando con noti artisti italiani e internazionali. L'Orchestra esplora le verità nuove e impellenti della pizzica nell'inevitabile flusso della musica. Esibendosi anche all'estero durante il resto dell'anno, rappresenta il formidabile strumento di promozione culturale di un affascinante "mondo nel mondo".

L’attesissimo protagonista del palcoscenico, venerdì 1 settembre, è VINICIO CAPOSSELA in “Combat Folk”. I concerti denominati “Combat folk”, tra cui quello di Umbria Folk Festival, sono rivincite all’aperto in contesti molto popolari dedicati al folk e alla terra, che celebrano il disco “Canzoni della Cupa” dopo i due tour “Ombra” e “Polvere”. “Nei concerti di Combat Folk la musica, più che la scenografia o l’evocazione teatrale, è protagonista. Una formazione a due trombe, con propulsione a tamburo e pompa di contrabbasso, schitarrante di ballate, violino e serenate, al grido di battaglia di “All’incontrè ‘R”, come il festival sponzante nelle terre che questa musica ha generato. Per rivoltare la polvere!» - come afferma Vinicio Capossela.

Sul palco, prima di Capossela, a partire dalle ore 20 saliranno i Big33, gruppo che propone brani di Wilson Pickett, Otis Redding, James Brown ed altri, percorrendo gli anni fortunati del Rhythm and Blues, e il Coro dei Minatori di Santa Fiora, protagonisti del recupero e della reinterpretazione del vasto e originale repertorio di musica popolare di Santa Fiora e delle località minerarie del Monte Amiata.



La serata di venerdì 1 settembre è organizzata in collaborazione con BNL per Telethon, con la finalità di raccogliere fondi a favore della ricerca scientifica: una parte del ricavato della vendita dei biglietti sarà infatti devoluto alla Fondazione Telethon. La partnership di BNL con Telethon è uno dei più importanti progetti di fund raising in Europa e testimonia la capacità della Banca di essere un’azienda responsabile, concretamente vicina alle persone. La Fondazione Telethon è una delle principali charity biomediche italiane, nata nel 1990. La sua missione è di arrivare alla curadelle malattie genetiche rare grazie a una ricerca scientifica di eccellenza, selezionata secondo le migliori prassi condivise a livello internazionale. Attraverso un metodo unico nel panorama italiano, segue l’intera “filiera della ricerca” occupandosi della raccolta fondi, della selezione e del finanziamento dei progetti e dell’attività stessa di ricerca portata avanti nei centri e nei laboratori della Fondazione. Telethon inoltre sviluppa collaborazioni con istituzioni sanitarie pubbliche e industrie farmaceutiche per tradurre i risultati della ricerca in terapie accessibili ai pazienti.

Collabora alla serata anche l’Associazione 3.36 per Barbara e Matteo, nata per ricordare la giovane coppia di Orvieto che, la notte del 24 agosto 2016, a causa del terremoto ha perso la vita sotto le macerie dell’Hotel Roma di Amatrice. L’associazione senza scopo di lucro, che ha l’intento di aiutare la Protezione Civile di Orvieto nel suo prezioso lavoro, s’impegna con una serie di attività e iniziative nella raccolta di fondi destinati a scopi benefici. I fondi che, grazie alla serata, verranno destinati all’Associazione 3.36, saranno utilizzati per la ristrutturazione di una parte della Biblioteca Comunale di Orvieto.

Sabato 2 settembre spazio ai BAUSTELLE. La band torna a dimostrare la capacità di fare proprie la canzone d’autore italiana e francese, la new wave, l’elettronica vintage, la bossa nova, le colonne sonore anni ’60 e ’70. Dopo sei dischi e numerosi riconoscimenti, sono ancora in grado di esibire leggerezza e spessore in parti uguali: se esiste un possibile equilibrio fra impegno e disimpegno, i Baustelle ne detengono il segreto. Il loro ultimo disco, L’amore e la violenza, è una raccolta di canzoni che non hanno paura di essere cantate, un disco colorato e libero dove si amalgamano riferimenti e citazioni, suggestioni e nostalgie.

La serata sarà aperta, alle 21, dall’esibizione di Svedoniosrock. Fortemente influenzata dal rock anni ’70 - ’80, la band affronta ogni brano con forte personalità e con la capacità, attraverso il suono e le improvvisazioni, di stravolgerlo e ricomporlo ogni volta in mododiverso. Contaminazioni di ogni genere racchiuse in un sound potente ed emozionante è ciò che li contraddistingue.

L’undicesima edizione di Umbria Folk Festival si chiude domenica 3 settembre alle 21 con BRIGALLÈ e la sua musica popolare dal ritmo incalzante, energia pura. Ritmo di cassa battente e tamburelli, organetto e chitarre, fisarmonica e castagnette, cantando spaccati di vita quotidiana e storie di Briganti. Il bagaglio musicale più importante del centro Sud che la band interpreta è frutto di una ricerca accurata dei testi e della musicalità. L'idea di rivalutare i canti popolari e la voglia di proporre nuove melodie in dialetto ciociaro è alla base dello spirito musicale di Brigallè.

Protagonista della serata anche LA RISERVA MOAC. Una band senza frontiere, che fa della sintesi di suoni, parole e ritmi del mondo una profezia musicale e uno stile di vita, dando origine ad un caratteristico e personale sound che spazia dal Balkan alla Patchanka. Grazie ad un notevole carnet diriconoscimenti e alla costante presenza in molte compilation italiane ed estere, viene considerata una tra le band più importanti della scena musicale italiana. La frenetica sessione degli ottoni della BUKUROSH BALKAN ORKESTRA propone vivaci arrangiamenti originali e rivisitati.

La prevendita online dei concerti di Vinicio Capossela (euro 22 + prevendita euro 3), Baustelle (euro 22 + prevendita euro 3) e la Notte della Taranta (euro 10 + prevendita euro 1.50) è attiva su www.boxol.it e www.umbriafolkfestival.it

I biglietti sono inoltre disponibili presso il Caffè del Teatro Mancinelli di Orvieto (Corso Cavour 122) e la Folk Osteria (Corso Cavour 325).

I concerti del 30 agosto e del 3 settembre sono ad INGRESSO LIBERO.

Tra le iniziative culturali è in programma, il 2 settembre alle ore 17 (sede da definire), il CONVEGNO “Umbria: l’autenticità di una cultura”. Parteciperanno il critico e scrittore Vittorio Sgarbi (“La ricerca di tradizione e natura: la terra umbra”), il Professore Ordinario di genetica medica presso l’Università Federico II di Napoli Sergio Cocozza (“Cosa è naturale. Il punto di vista della ricerca scientifica”) e lo Chef e Maestro di Cucina Gianfranco Vissani (“La ricerca di un’alimentazione folk”).

Per tutta la durata del Festival, la Taverna Folk a cura del Gruppo Cramst offre la possibilità di gustare un’ampia scelta di piatti tipici, spuntini, menù vari e vini di territorio a tempo di musica.

In Piazza della Repubblica si rinnova inoltre la tradizionale FolkFiera - Mercato della Terra e delle Arti, che riunisce tutte le eccellenze enogastronomiche regionali e dell’artigianato tipico.

INFO FESTIVAL www.umbriafolkfestival.it