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Tramonto sul Monte Amiata. Escursione e ristoro per i soci della Polisportiva Castel Viscardo

martedì 25 luglio 2017
di Davide Pompei
Tramonto sul Monte Amiata. Escursione e ristoro per i soci della Polisportiva Castel Viscardo

Estate, tempo di mare. Ma anche di montagna, almeno per i camminatori incalliti. E per tutti i soci della Polisportiva Castel Viscardo. Dopo aver aspettato l'alba al Gianicolo, in occasione del tour notturno di Roma, a fine mese è la volta di uno spettacolo altrettanto mozzafiato come il tramonto sul vicino Monte Amiata. L'appuntamento è per domenica 30 luglio alle 16 in Piazza Italia. Partenza venti minuti dopo, rientro sull'Alfina entro mezzanotte. In programma, un percorso ad anello sul massiccio montuoso dell'Antiappennino toscano posto tra la Maremma, la Val d'Orcia e la Val di Chiana, compreso tra le provincie di Siena e Grosseto.

Diretti alla vetta del vulcano ormai spento, a 1738 metri d'altezza sul livello del mare, attraversando fitti boschi di faggi, abeti e castagni, si parte dal "Primo Rifugio Amiatino" – nome della località e del locale, l'osteria rustica ma particolarmente accogliente – dove al ritorno c'è la possibilità di mangiare cuocendo carne alla brace. La cena è facoltativa e libera, come la possibilità di ripartire subito terminata l'escursione. Chi intende partecipare, però, per questioni organizzative dovrà comunicarlo quanto prima. Ai partecipanti è richiesto abbigliamento da trekking e scarponi adeguati per percorsi di montagna. Il percorso, lungo circa 12 chilometri, copre un dislivello di 550 metri. Quattro ore, soste comprese.

Rilievo isolato, in condizioni ambientali favorevoli, l'Amiata consente all'osservatore di spaziare con lo sguardo per centinaia di chilometri. Qui, la presenza umana è attestata fin dalla preistoria. Secondo le fonti, infatti, la "più antica testimonianza artistica è un graffito raffigurante un arciere. L'arciere, da cui prende il nome la grotta in cui è situato, si trova nel comune di Abbadia San Salvatore ad un'altitudine di 1050 metri sul livello del mare. La sua datazione è difficile da precisare ma si ipotizza che risalga all'Età del Bronzo. Per gli Etruschi, l'Amiata era la terra sacra, dove dimorava la loro divinità più importante: Tinia (Giove per i romani)".

Celebre, la Croce Monumentale collocata sulla vetta. Realizzata in ferro battuto dalle officine senesi di Luciano Zalaffi tra il 1900 e il 1910, è alta 22 metri e la sua costruzione fu decisa in seguito alle indicazioni di Leone XIII che, al fine di festeggiare l'Anno Santo del 1900, suggerì di innalzare monumenti che celebrassero la redenzione sulle montagne italiane. La croce subì seri danni durante la Seconda guerra mondiale. "Per la sua costruzione furono utilizzate quattro tonnellate di ferro, che vennero trasportate sulla cima del monte a dorso di mulo. Dopo la fine delle ostilità essa fu restaurata e nel 1946, con un discorso radiofonico tenuto il 24 agosto da Pio XII, venne nuovamente inaugurata. Non lontano dalla cima del monte, in Comune di Castel del Piano (GR), si trova anche la Madonnina degli Scout, monumento di marmo proposto nel 1960 dagli Scout di Grosseto guidati da padre Ugolino Vagnuzzi e inaugurato domenica 9 luglio 1961".

E proprio la Croce è al centro di un'operazione artistica dal forte valore simbolico, già proposta in occasione del centenario della sua elevazione. Rientra tutto nel progetto "L'Amiata si illumina" che da martedì 1 a giovedì 31 agosto, dalle 21 alle 3, vestirà di oltre 30.000 led a basso consumo il monumento. Un'installazione luminosa che vedrà questa volta l’impiego di oltre un chilometro di cordoni led per creare una suggestione visibile da oltre 70 chilometri di distanza. "Un'occasione - spiegano gli organizzatori - per valorizzare e mettere in evidenza la nostra montagna al cospetto di tutte le vallate circostanti e porre un seme che simbolicamente unisca tutti i paesi dell'Amiata. Nella volontà di legare il passato al futuro con questa operazione si fa appello all’arte che, linguaggio universale e senza tempo, offre la possibilità di celebrare con strumenti contemporanei, un monumento e il territorio che esso rappresenta riscoprendone passato e cultura".

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
329.2081122 – 328.8485318 – 349.4135041