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"Insieme ai legionari tra gli scavi archeologici di Porchiano"

sabato 22 luglio 2017
di Davide Pompei
"Insieme ai legionari tra gli scavi archeologici di Porchiano"

Edificato alla base dei rilievi collinari, lungo la sponda sinistra del Tevere, nel tratto compreso tra la località di Pontecuti e l’inizio delle Gole del Forello, propaggine verso l'Orvietano. Delimitato a Nord da fiume e strada moderna che, purtroppo, ne ha compromesso una lettura totale e a Sud da zone destinate a bosco, "limite in cui la pendenza aumenta gradualmente, fino a formare una vera e propria difesa naturale dell’insediamento", il sito nella frazione di Porchiano trabocca di storia.

Nei pressi di Todi, dove ancora fino a venerdì 4 agosto andrà avanti la campagna di scavi archeologici condotta dal Dipartimento di Lettere-Lingue, Letterature e Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Perugia, cattedra di Archeologia, l'associazione culturale di rievocazione storica "Legio XXII PPF" in collaborazione con il laboratorio di archeologia "Follow the Wall" e con la partecipazione del gruppo "Sarcinas Ferentes", organizzano per domenica 23 luglio, dalle 11 alle 16, un'interessante iniziativa di natura didattico-divulgativa.

"Insieme ai legionari tra gli scavi archeologici di Porchiano" prevede una visita guidata agli scavi archeologici che si stanno effettuando vicino all'incrocio della strada provinciale 380 con la statale 448 e la presenza di legionari del I, II e III secolo d.C. con cui si farà didattica sull'esercito romano imperiale. Per spuntino, biscotti realizzati con antiche ricette romane e coppe di mulsum, la celebre miscela di vino e miele che veniva offerta all'inizio del pranzo romano in concomitanza con la gustatio.

"Nella zona – spiegano gli organizzatori – dal XVI secolo ad oggi sono stati documentati numerosi ritrovamenti che rappresentano spunti importanti di riflessione su questa parte di territorio, e sulle colline che dominano il corso del Tevere, in cui, come in molte altre zone dell’Umbria, sorgevano nuclei abitati con caratteristiche prevalentemente rurali. Inoltre gli elementi lapidei recuperati lungo il Tevere attestano la presenza di una necropoli di tipo monumentale della prima età imperiale, finora mai individuata nelle aree prossime alla città, posta tra il piccolo abitato di Pontecuti e l’area in questione, collegata ad un insediamento presente nei pressi di questa zona, in un passaggio obbligato lungo il fiume, sulla strada principale che da Todi conduceva ad Orvieto.

La via di comunicazione, doveva mantenersi sulla sponda sinistra del Tevere e collegare tutta una serie di insediamenti rustici, più o meno grandi, presenti sulle alture che definiscono il corso del fiume. Il suo tracciato assumeva una particolare importanza in quanto permetteva di superare il tratto più impervio, anche per una possibile navigazione, rappresentato dalle Gole del Forello. Dalle recenti indagini sono emersi manufatti che suggeriscono un’occupazione dell’area che va all’incirca dalla fine del II secolo a.C. al III secolo d.C., con un’attività limitata, se non del tutto assente in età successiva.

Il sito si presenta come nucleo abitato con caratteristiche peculiari, prevalentemente rurali, autonomo o forse collegato ad un altro insediamento ancora da individuare, non molto distante e possibilmente situato in una posizione più elevata che le permetteva un maggiore controllo della zona, rappresentato verosimilmente dai nuclei di Porchiano o Asproli. Sicuramente traeva vantaggio dalla posizione preminente, prossima alle sponde del Tevere, indizio valido per una possibile presenza di una struttura portuale, utile ai fini dello sfruttamento del fiume come autostrada per il trasporto di materie di ogni genere verso Roma".

Per ulteriori informazioni:
335.5798846