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"Parrano Medievale". Convegno storico in castello, cena e rievocazione degli antichi mestieri

giovedì 22 giugno 2017
di Davide Pompei
"Parrano Medievale". Convegno storico in castello, cena e rievocazione degli antichi mestieri

Foto di Elena Volterrani

Le vie delle rievocazione storica conducono nel più piccolo dei Comuni dell'Alto Orvietano. A cavallo di storia e spettacolo, è in arrivo infatti la due giorni di "Parrano Medievale" che sposta le lancette al 1118 quando il castello che domina il borgo venne concesso dall'allora vescovo di Orvieto Guglielmo alla famiglia Bulgarello. È in quell'anno che il feudo diventa proprietà del capostipite Bernardo Bulgarello, diventando Conte. "Alcuni storici ritengono che la famiglia discenda dai Conti di Chiusi, come si rileva dal testamento di Antonio di Marsciano. Due sono gli attori principali nel panorama storico: l’Impero Romano Germanico e la Chiesa Cattolica Romana.

Nella stipula dell'atto, il presule promise di non riprendersi più il feudo ma anzi di difenderlo da eventuali usurpatori e il conte di non cederlo mai ad altri, se non a familiari e discendenti di sangue. Intorno all'anno Mille, moltissimi domini che furono di Carlo Magno erano stati lasciati alla Chiesa. Si era aperto il lungo scontro tra Papato e Impero per stabilire le investiture dei vescovi e la conseguenza di questo capitolo centrale della storia fu l'inizio di cambiamenti nella struttura dei due poteri universali, non solo, anche in molti ambiti amministrativi e sociali".

Muove da queste premesse il convegno ricco di curiosità storiche atteso per sabato 8 luglio alle 17 nella Sala del Castello e dedicato a "I Conti Bulgarelli: vicende di una famiglia nel lungo periodo" che chiama in cattedra Maria Grazia Nico Ottaviani, già docente di Esegesi delle Fonti Medievali presso il Dipartimento di Lettere, Lingue, Letterature e Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Perugia. Al suo fianco, Augusto Ciuffetti, ricercatore in Storia Economica presso l'Università Politecnica delle Marche e Gianfranco Chiacchieroni, consigliere della Regione Umbria, e a Antonio Bianconi, amministratore delegato del Principato di Parrano, coordinati da Roberto Conticelli, presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell’Umbria e direttore de La Nazione – Umbria.

Aperte, intanto, le prevendite (il costo è di 25 euro a persona) alla Cena Medievale a cura della Pro Loco di Parrano, attesa alle 20 in Piazza della Repubblica e imbandita secondo antiche ricette preparate con i prodotti del territorio e cucinate come era d'uso a quei tempi. "Alla prima vivanda, le focacce con il lardo e le olive, i crostini con salse di verdure, la frutta fresca e l'idromele. Alla secunda vivanda, la pagnottella riempita di zuppa di legumi ed erbette, la torta di cipolle. Alla terza vivanda, il maiale speziato in porchetta cotto nel forno comunale e l'agnello ammorsellato. Per intermezzo, delle foglie minute. Alla quinta vivanda, la torta di mele del viandier e la ciambella di zafferano, mele e cannella". Il tutto annaffato da bon vinello del castello e acqua di fonte.

Sì, perché "La nobiltà seguiva un'alimentazione molto ricca e pesante, basata su grossa selvaggina costituita da caprioli, cervi, evitando gli animali domestici. Quella delle classi meno agiate era costituita da minestre di cereali e legumi e da un larga fetta di pane condita con salse povere di grassi, proteine e vitamine". Tra i protagonisti, lo chef Alessandro Narducci che preparerà piatti rielaborandoli secondo la tradizione medievale con gli aromi, le spezie e gli ingredienti che erano in uso dopo l’anno Mille. E prodotti di filiera corta, secondo i protocolli di "ParranoBioDiversa".

Ad allietare la serata, le rime affilate del Giullar Cortese Gianluca Foresi e lo spettacolo dei Giullari dell'Allegra Brigata. L'ambientazione medievale inizierà già dalle 16 nel centro storico con la rievocazione dei mestieri dell'Umbria medievale. In particolare: il fabbro, l’erborista, la ceramica, il sarto, il cesellatore di legno, il vetraio artistico che daranno vita al Mercato Medievale. I Banchi degli Antichi Mestieri, saranno quelli della carta fatta a mano di Fabriano, della lavorazione della lana, del mestiere di cordaio, del modo di fare le candele, del pizzo macramè, del fare le icone, del fabbro, della concia delle pelli, dell'uso delle fuseruole.

Domenica 9 luglio alle 11, invece, sarà la volta della visita guidata al borgo medievale e dell'esposizione dello Statuto Comunale del 1550. Il tutto, nell'ambito del Progetto "Parrano BioDiversa", dopo la Festa della Terra e la Festa dell'Acqua, celebra ora la Festa Medievale, che precede la Festa dell'Aria, una giornata attesa per novembre dedicata all'importanza della qualità dell'aria per uno sviluppo rurale dei territori, e Parrano RistoTour, cinque appuntamenti nei ristoranti locali alla scoperta e per la promozione delle eccellenze agroalimentari del territorio, con presentazione delle aziende agricole associate. Previsti parcheggi di servizio per gli ospiti.

"Con questa prima edizione della festa medievale - dichiara il sindaco Valentino Filippetti - Parrano sceglie di unire tradizione, cultura, spettacolo e nuove sinergie per dare visibilità e possibilità al piccolissimo comune di valorizzare le risorse del territorio, vero e proprio patrimonio rurale, dove il recupero del valore della marginalità diventa invece il punto di partenza. Sarà insomma – conclude Filippetti - un giorno da vivere pienamente, con la possibilità di conoscere, apprezzare e rivivere un periodo storico che ancora oggi ha tantissimi estimatori e appassionati e al quale l’Umbria rende onore con tanti eventi, ognuno con le proprie caratteristiche. Dentro questo contesto Parrano si inserisce a pieno titolo, sia riscoprendo le origini, sia promovendo i propri prodotti e il valore di vivere secondo i ritmi più lenti ma genuini della propria comunità".

Per ulteriori informazioni:
334.3751330 – 349.6424024