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Danza&TeatroStudio porta "Monstrum" sull'Altopiano dell'Alfina

sabato 20 maggio 2017
di Davide Pompei
Danza&TeatroStudio porta "Monstrum" sull'Altopiano dell'Alfina

Una rappresentazione "contemporanea" di teatro-danza e video che "narra la favola di un paese dove regnavano la serenità e l'armonia, ma alcune paure indussero a fare degli errori. Il drago si risvegliò, le ragazze di quel posto riuscirono a neutralizzare e affrontare il mostro, e perciò a salvare il loro mondo". È "Monstrum", lo spettacolo ad ingresso libero in programma nell'Altopiano dell'Alfina, allo Stadio "Vince Lombardi" di Castel Giorgio sabato 20 maggio alle 21.

"Con questa dimostrazione di lavoro – spiega Valentina Marini, che del progetto firma direzione artistica, coreografia e regia – termina l'indagine svolta in questi tre anni sugli elementi che compongono il movimento. Ovvero, spazio, tempo ed energia. Le ragazze del Danza&TeatroStudio hanno appreso nozioni utili all'azione dell'attore-danzatore, studiando regole e tecniche diverse – canto, teatro, danza, yoga – e appoggiandosi a regole codificate, hanno compreso che queste permettono maggiore libertà inventiva".

Sì, perché "l'energia dell'attore-danzatore non è solo vigore fisico o forza muscolare. Non significa solo essere in forma. Non vuol dire solo mettere in pratica quelle tecniche extra-quotidiane, indispensabili sulla scena ad avere 'presenza'. L'energia riguarda un aspetto invisibile, un discorso sull'anima, è la vitalità della parte bambina, la creatività che va guidata e preservata. E che ha bisogno di consapevolezza. Per questo è importante saper prendere coscienza.

L'indagine sull'energia ci ha permesso di sviluppare anche una tematica che ci sta a cuore: quella sul problema ambientale. Il nostro territorio è uno dei più belli al mondo e abbiamo il dovere di proteggerlo e imparare a rispettarlo". Dentro i costumi di Giacomo Benella, illuminate da Stefano Dionisi e Lorenzo Olivi si muovono Anita Crucitti, Eleonora Fabiani, Eva Pelorosso, Francesca Meatta, Giulia Olivi, Giulia Serrano, Julia Zsoldos, Romina Cinque. Scenografia di Annalisa Bambini, video Tiziana Barcaroli e Valentina Marini.

"Il termine 'Monstrum Uoltam' – annota Luigi Catenaindicava per le antiche popolazioni pre-etrusche un evento eccezionale (…), e quei fatti che l'uomo non riusciva a spiegare. Nel nostro caso si tratta di un avvenimento, il terremoto, di cui l'uomo è stato da sempre testimone subendo i tremendi danni che arrecava, soprattutto nelle zone con forte carattere sismico. Il fenomeno tellurico metteva paura, panico agli animali ed alle persone, danni alle strutture.

Era un 'Monstrum', circostanza verificatasi più volte nei secoli passati. Intorno al X secolo a.C., le acque del Lago di Bolsena iniziarono a sollevarsi. La causa fu un forte movimento sismico (…) ed innalzamento del livello delle acque, considerati fenomeni divini. Quindi la 'magia' di queste circostanze, ha fatto credere ancor di più che il sottosuolo fosse la dimora di divinità che potevano incutere paura e terrore tra le popolazioni".