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Al Teatro Comunale "Ingiustizie, mafie e pidocchie ce l'avemo sotto l'occhie"

mercoledì 10 maggio 2017
Al Teatro Comunale "Ingiustizie, mafie e pidocchie ce l'avemo sotto l'occhie"

La Compagnia Teatrale "La Meglio Gioventù" presenta sabato 13 maggio alle 21 presso il Teatro Comunale di Fabro Scalo lo spettacolo "Ingiustizie, mafie e pidocchie ce l'avemo sotto l'occhie" per la regia di Elisabetta Moretti. L'iniziativa coinvolge gli attori della Casa di Quartiere - Diurno per Anziani, Ambito Territoriale n.12 - Servizi Sociali, Comuni dell'Alto Orvietano.

Il lavoro racconta la società moderna mettendone in risalto i lati ironici e assurdi. “Prendendo spunto da alcune storie scritte da Silvana Pagnotta, storica ospite della Casa di Quartiere - spiega la Dr.ssa Catia Bartolini, responsabile della struttura per la Cooperativa Sociale ‘Il Quadriglio’ soggetto gestore del progetto – tra battute divertenti e riflessioni pungenti sull’attualità gli attori creano e interpretano dei personaggi grotteschi alle prese con la vita di tutti i giorni: richiesta della tanto agognata pensione, denuncia di ladri di appartamento, visita dal dentista, colloquio di lavoro, il tutto sotto la sapiente ed esperte regia di Elisabetta Moretti del ‘Collettivo Teatro Orvieto’ con il quale ormai vantiamo una collaborazione molto stretta”. “L’attività teatrale – prosegue - è soltanto uno dei molteplici impegni in cui si cimentano gli ospiti della Casa di Quartiere. Fare teatro significa stare insieme per socializzare, divertirsi ed essere protagonisti delle proprie esperienze e del proprio bagaglio di ricordi, per vivere nuove e arricchenti situazioni” .

Il 28 dicembre 2017 la Casa di Quartiere-Diurno per anziani “La meglio Gioventù” di Fabro festeggerà 10 anni di attività, un traguardo importante ed eccellente per un servizio previsto nel precedente piano sociale regionale e che nel territorio della Zona Sociale n. 12 rappresenta un fiore all’occhiello nel sostegno e nell’accoglienza degli anziani autosufficienti che scelgono di non arrendersi alla condizione e al concetto che vede l’anziano inattivo e dipendente da altri. “E’ un traguardo molto importante – conclude la responsabile - per questa struttura e per tutti coloro che a vario titolo ne sono coinvolti, ospiti, personale e amministratori che hanno creduto nelle potenzialità di un servizio all’avanguardia, innovativo che ha imposto una grossa scommessa sul territorio, un nuovo modo di guardare la popolazione ultra65enne: in Umbria, tra l’altro, esistono poche strutture simili alla ‘Meglio Gioventù’, ciò è un grosso motivo d’orgoglio per tutti coloro che quotidianamente investono su questo tipo di politiche”.

La Casa di Quartiere costituisce un efficace strumento per operare la prevenzione nei confronti del precoce declino psico-fisico e favorire un invecchiamento attivo, oltre che sostenere le famiglie con una evidente ricaduta positiva sia sul piano umano ma anche su quello economico. A seconda delle loro inclinazioni e propensioni, e nei diversi momenti della giornata, i frequentatori della Casa di Quartiere partecipano alle diverse attività in programma, fanno conversazione, leggono un libro in tranquillità o semplicemente riposano.