eventi

Attraversando il mistero delle Vie Cave di Pitigliano, con la Polisportiva Castel Viscardo

giovedì 30 marzo 2017
di Davide Pompei
Attraversando il mistero delle Vie Cave di Pitigliano, con la Polisportiva Castel Viscardo

"Curva dopo curva, sotto le ombre lunghe dei pini, dietro uno spuntone di tufo, lontano dalle vie veloci e chiassose, sopra le bassure maremmane, Pitigliano sorprende ogni volta. Non te l'aspetti, così impudicamente esposta, da un capo all'altro della sua rupe gialla, così netta, così vera, così bella". Le parole del Touring Club Italiano sono, forse, il miglior biglietto da visita per il piccolo Comune del Grossetano dove sventola la Bandiera Arancione insieme a quelle de "I Borghi più belli d'Italia", "Città del Vino", "Città dell'Olio", "Città del Tufo", "Strade del Vino".

Lo traduce in escursione, l'Associazione Polisportiva Castel Viscardo che, in collaborazione con l'Armata Brancaleone, per domenica 2 aprile, fa delle affascinanti Vie Cave, meta privilegiata del suo camminare per scoprire. Il ritrovo, al solito, è alle 7.45 in Piazza Italia alla volta di Pitigliano, dove un'ora dopo circa avrà inizio l'itinerario. Dodici, i chilometri da percorrere in tutta tranquillità, con un dislivello di 341 metri. Tra una sosta e l'altra, c'è tempo ovviamente anche per il pranzo libero. La visita terminerà intorno alle 15.30 per permettere il ritorno e la partecipazione alla Festa del Tesseramento dell'Associazione Turistica "Pro Loco" di Castel Viscardo, attesa per le 17 in Piazza IV Novembre.

Chiamate anche "tagliate", è agli Etruschi che si deve la costruzione delle Vie Cave. Strade, secondo alcuni. Scoli dell'acqua, secondo altri. Percorsi sacri, per altri ancora. Sta di fatto che questi affascinanti cammini viari, scavati a cielo aperto nelle colline di tufo non hanno raffronti in altre civiltà del mondo antico. Sono cinque, quelle che la Polisportiva propone di visitare. “Percorrerle – affermano – significa immergersi in un ambiente naturale, suggestivo e incontaminato, calandosi in un'atmosfera magica, a contatto con il sottosuolo e con un'altra dimensione”.

Merito delle pareti, "spesso – annotano dal Comune – alte anche venti metri, alcune lunghe circa un chilometro, dalla larghezza di circa due o tre metri, in alcuni tratti chiuse in alto dalle fronde degli alberi che formano una verde ed ombrosa galleria. Il microclima di questi ambienti umidi ed ombrosi permette la vita all’interno delle Vie Cave a muschi, licheni e felci. Sul fondo sono evidenti i segni degli zoccoli degli asini che per secoli vi hanno transitato, quali mezzi di trasporto che accompagnavano gli uomini a lavorare la campagna". In prossimità di ogni Via Cava, inoltre, sono state rinvenute necropoli, più o meno numerose.

Se in superficie sovrasta Palazzo Orsini, ad ogni abitazione corrispondono cantine e cunicoli. "Pitigliano si adagia sopra uno sperone tufaceo, dominando le profonde forre circostanti ricche di vegetazione e di acqua. Lo circondano i fossi, Meleta e Procchio, e il Fiume Lente. Sin dalla preistoria, la posizione strategica e facilmente difendibile ha favorito insediamenti umani. La città esiste sicuramente dal periodo paleolitico. A cominciare dal VII secolo a.C. fu dominata dagli Etruschi che appartenevano alla Lucumonia di Vulci, ma ha vissuto il suo periodo più florido nel Medioevo con le famiglie Aldobrandeschi, Orsini, Medici, e per finire, i Lorena".

Per ulteriori informazioni:
329.2081122 – 336.374470 – 349.4135041

Foto centrale: www.trekking.it