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"Il ruolo degli amministratori nel percorso riformista dell'Umbria, della Provincia e del Paese"

lunedì 16 gennaio 2017
"Il ruolo degli amministratori nel percorso riformista dell'Umbria, della Provincia e del Paese"

"Il ruolo degli amministratori nel percorso riformista dell’Umbria, della provincia e del paese". Questo il titolo dell’iniziativa organizzata dal Pd provinciale di Terni e in programma mercoledì 18 gennaio, dalle 16.30, nella sala del consiglio provinciale di palazzo Bazzani, ospiti il responsabile nazionale enti locali del Pd Matteo Ricci e l'assessore regionale Antonio Bartolini, relatori il responsabile enti locali del Pd provinciale Leonardo Grimani, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia Giampiero Lattanzi, il coordinatore di Anci Umbria per i piccoli Comuni Federico Gori, il presidente di Anci Umbria Francesco De Rebotti.

“L’idea di organizzare un’assemblea pubblica su questo tema – spiega Grimani - nasce dalla volontà di raccogliere in un dibattito centrale per l’agenda politica del paese le energie che il Partito Democratico ha sul territorio e di concentrarle sulle sfide che ci attendono”. Tra queste la revisione del percorso di riforma delle Province, avviato con la legge Del Rio ma che necessita di modifiche alla luce della bocciatura della proposta di riforma della Costituzione sottoposta a referendum a dicembre scorso.

“Con la vittoria del ‘no’ – sottolinea Grimani - le Province confermano la loro fisionomia di enti di area vasta con funzioni fondamentali per la gestione del territorio, soprattutto in materia di edilizia scolastica, trasporti e viabilità, per effetto sia della legge 56 del 2014 (Del Rio) che della legge regionale 10 del 2015. Alla luce di questo, sarà fondamentale ridefinire il quadro delle risorse da assegnare alle Province, fin troppo debilitate, sulla base di un rielaborato quadro dei fabbisogni rispetto allo svolgimento delle funzioni assegnate. Non riteniamo invece utile – continua Grimani - un dibattito che si concentri sulle modalità di elezione dei rappresentanti istituzionali e confermiamo il nostro impegno perché la nuova Provincia sia sempre più un ente in grado di fornire servizi e collaborazioni alle attività dei Comuni”.

“L’assemblea di mercoledì – aggiunge Grimani – sarà anche l’occasione per il giusto riconoscimento agli amministratori Pd che si confrontano quotidianamente con i problemi delle comunità e con la consapevolezza di dover fornire risposte concrete e rapide ai bisogni dei cittadini. Il quadro di riferimento in cui gli amministratori si sono trovati a lavorare nell’ultimo decennio è quello del risanamento delle finanze pubbliche, che ha imposto agli enti prezzi altissimi in termini di tagli e ristrettezze di bilancio. Oggi, in un quadro ancora complicato, le istituzioni devono saper interpretare sfide importanti e indicare prospettive valide e credibili”.

In particolare, per il Ternano, “sarà determinante – secondo Grimani - la programmazione legata alle Aree interne e all’Area di crisi complessa. La gestione della partita delle Aree interne ha una portata nazionale, poiché interesserà un quinto del territorio nazionale e quasi un quarto della popolazione. Nel territorio orvietano e della teverina umbra l’obiettivo è quello di ridare slancio ad un sistema policentrico sviluppatosi tra città e campagna, tenendo in equilibrio innovazione e tradizione insieme a conoscenza, identità locali e opportunità di sviluppo. Nell’area del ternano le politiche di sviluppo che riguarderanno l’area di crisi complessa avranno come riferimento le dinamiche del sistema locale del lavoro e interesseranno la Valnerina, il Narnese e l’Amerino per un totale di 17 comuni.

Su questo scenario gli amministratori e il Pd dovranno dimostrarsi all’altezza di responsabilità importanti: o si avrà la capacità di definire una prospettiva per i territori basata su ipotesi di rinnovato sviluppo e tenuta sociale, o si decreterà il fallimento della politica e delle istituzioni. Sullo sfondo l’imprescindibile ruolo della Regione nell’opera di definizione degli assetti istituzionali, con la consapevolezza che il futuro passa attraverso azioni comuni e sinergie.

Con la legge 10 del 2015 la Regione, nel ridefinire il ruolo degli enti e la riarticolazione delle funzioni, ha voluto tracciare un disegno di ampio respiro, individuando nelle collaborazioni tra gli enti in forma di unioni o fusioni una prospettiva irrinunciabile, nell’ottica dell’efficientamento delle politiche amministrative e della maggiore economicità delle funzioni. Su questo ci misureremo nei prossimi mesi, aprendo un confronto costante e costruttivo con i rappresentanti istituzionali e stando nel merito delle questioni”.