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Al Teatro dei Calanchi è di scena "Abdullino va alla guerra"

martedì 15 novembre 2016
Al Teatro dei Calanchi è di scena "Abdullino va alla guerra"

Dopo il successo de "Il Presidente una tragica farsa" la stagione “Teatri in movimento” prosegue con la Compagnia Circomare Teatro, che porta al Teatro dei Calanchi di Lubriano, sabato 19 novembre alle 21 “Abdullino va alla guerra”. Lo spettacolo attraverso le maschere e i lazzi della commedia dell’arte, descrive la contemporaneità con un linguaggio giocoso. Esso attinge al sostrato culturale nazionale, per restituire valore alla commedia dell’arte e al teatro come strumento d’informazione e diffusione oltre che d’interpretazione della quotidianità. Abdulino va alla guerra è anche un coraggioso esperimento teatrale che coniuga gli antichi saperi della commedia dell’arte cinquecentesca a messaggi contemporanei come l’immigrazione, la paura del diverso, la precarietà del mondo del lavoro e dei giovani.

La storia è semplice: in un non luogo dell’Italia Colombina è serva di Pantaleo, ricco veneziano che rappresenta il potere degli industriali. Ama segretamente Valentino, figlio del bolognese Balanzone, che rappresenta invece il potere politico. I due vecchi, unitamente al Capitano che incarna il potere militare, presenziano ad un comizio organizzato dalla servetta nel quale dichiarano, mal celando i loro interessi economici, di voler organizzare una guerra (o missione di pace, così come tentano di camuffarla) in un non specificato paese del Medio Oriente. I loro vili intenti si mascherano dietro la parola “democrazia”, spesso abusata nella politica moderna.

Ma ecco arrivare Abdulino, moderno Arlecchino vestito di pezze, il quale approccia alle maschere con fare costruttivo, ritrovandosi però a servire egli stesso la guerra contro il proprio paese, che alla fine sarà distrutto. Abdulino tenterà la vendetta contro le maschere con un gesto da kamikaze salvo poi, con un colpo di scena, ritirare il suo gesto malsano virando le sue azioni verso il dialogo. L’unione tra Valentino e Colombina, alla fine, rimanda alla tradizione della commedia e al lieto fine con gli innamorati liberi di vivere il proprio sogno d’amore. Uno spettacolo scoppiettante dove ritroviamo molti spunti comici, senza però tralasciare i temi d’attualità come la crisi del lavoro, l’immigrazione, la paura dell’altro da sé, lo sfruttamento. Lo spettacolo vede impegnati in scena Alessandra Cappuccini, Luisa Ciavattini, Mario Umberto Carosi, Andrea Onori e Mariagrazia Torbidoni. La regia è di Mario Umberto Carosi.

Per info e prenotazioni: 347.1103270 – www.iportidellateverina.it