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Si rinnova il culto di Santa Perduta: tre giorni di festa per perdersi e trovarsi

lunedì 22 agosto 2016
di Andrea Caponeri
Si rinnova il culto di Santa Perduta: tre giorni di festa per perdersi e trovarsi

Ci siamo. Non prendete impegni da venerdì 26 a domenica 28 agosto perché torna uno degli appuntamenti più amati dagli orvietani (e non solo), la ormai celebre Festa di Santa Perduta, giunta alla sua XII edizione, organizzata da Radio Orvieto Web in collaborazione con la Protezione Civile di Orvieto, il Comitato di Quartiere di San Giovenale, con il fiancheggiamento artistico del Banano Connection, con il supporto fondamentale di “Il Gelato di Pasqualetti” e Gruppo FAI Orvieto e il Patrocinio del Comune di Orvieto.

Confermate le location della scorsa edizione, entrambe all’interno del quartiere medievale di San Giovenale, carico di storia e cultura, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato: i primi due concerti di “In cerca di Samta Perduta” avranno infatti luogo nell’ormai storica piazzetta Simoncelli, nel quartiere medievale di Orvieto, mentre la Festa vera e propria si volgerà sotto forma di un picnic musicale pomeridiano-serale presso i Giardini di San Giovenale, proprio sotto l’omonima Chiesa

Ma andiamo con ordine, cominciando dal rituale Prologo di “In cerca di Santa Perduta”:

Venerdì 26 agosto, ore 21.15, piazzetta Simoncelli (Quartiere medievale di Orvieto)- "Andare ai cocktails con la pistola- Orvieto canta IVANO FOSSATI". Serata-evento con Vieri Venturi/ Andrea Gioia / Les Cerveaux Maléfiques/ Andrea Caponeri & Andrea Massino/ Rossella Costa, Felix & Angelo Rainone / La French Connection/ Il Coro delle Bigotte / Marco Presciuttini
La lunga serie di “Orvieto canta…”, fortunata formula che dal 2011 prevede ogni anno un omaggio a un grande della canzone italiana ad opera di alcuni dei maggiori musicisti del nostro comprensorio, dopo l’omaggio a Ivan Graziani, Lucio Dalla, Bruno Lauzi, Claudio Baglioni e Adriano Celentano, quest’anno tributa i giusti onori a Ivano Fossati, un grandissimo della nostra canzone d’autore che dagli esordi progressive nei Delirium a Sanremo ’72 con l’epocale “Jesahel” ha poi proseguito un suo percorso di grande qualità artistica sia scrivendo per altri (tanto per dire: “Pensiero stupendo” per Patty Pravo, “Non sono una signora” e “Dedicato” per Loredana Bertè, “Un’emozione da poco” per Anna Oxa, “Non finisce mica il cielo” per Mia Martini, “Le notti di maggio” per Fiorella Mannoia), sia in proprio, toccando successi di vendita con “La mia banda suona il rock”, “Panama”, “La musica che gira intorno” e diventando dagli anni ’90 una delle figure di riferimento per chi ama la buona musica italiana, grazie ad album-capolavoro come “Discanto”, “La pianta del tè” e “Macramè” (tanto per stare stretti) e scrivendo a quattro mani l’intero “Anime salve”, il disco di commiato di Fabrizio De Andrè.
Ivano Fossati si è ritirato dalle scene nel 2012, pertanto questa serata–evento sarà davvero un’occasione unica per ascoltare dal vivo alcune delle molte perle musicali che Fossati ha disseminato nel suo cammino di oltre quarant’anni di carriera.

Sabato 27 agosto, ore 21.15- “Per Francesco, sopra le stelle del jazz”- Concerto jazz del LORENZO AGNIFILI TRIO PLUS nel caro ricordo di Francesco Satolli (p.zza Simoncelli, quartiere medievale)
Dal 2010 Santa Perduta ricorda con gioia ed affetto Francesco Satolli, amico e jazzista che un destino crudele ci portò via nell’estate 2008. Nella splendida cornice della piccola, ma suggestiva, P.zza Simoncelli, andrà in scena un concerto di grande intensità con il Lorenzo Agnifili Trio Plus, una formazione rodatissima che oltre al titolare Lorenzo Agnifili al piano, vede impegnati Pietro Paris al basso, Fabio D'Isanto alla batteria e, special guest, Francesco Lento alla tromba.
Lorenzo Agnifili, classe 1982, diplomato in piano jazz e composizione, è uno dei pianisti più affermati della recente scena jazz italiana. Come compositore e arrangiatore ha collaborato con Fabio Concato, Teatro Comunale di Bologna, Fondazione Fabrizio De Andrè, KDH Big Band, Norrbotten Big Band, e molte altre. Nel 2013 vince il primo premio nel Concorso Internazionale di Composizione Jazz ‘Barga Jazz’. Nello stesso anno e nel 2010 arriva in finale in Svezia nel prestigioso concorso di composizione jazz ‘Jazzverk’. Dal 2014 dirige la ‘Lorenzo Agnifili Big Band’, un’orchestra di 22 musicisti, che ha sede in Bruxelles, con la quale esegue composizioni originali.
Il Trio da lui diretto si caratterizza per un repertorio che spazia da composizioni originali a "standards" della tradizione pop/rock (Nirvana, Beatles, Radiohead). Tutto è riletto in chiave jazzistica, con un sound insolito ed accattivante.
Insomma, un concerto davvero imperdibile.

Dopo i due prologhi, a chiudere ecco la tradizionale “Festa di Santa Perduta”:
Domenica 28 agosto dalle ore 17.30 alle 23.30- Compagni di merende: il picnic di Santa Perduta (Giardini di San Giovenale, Orvieto). Inaugurata lo scorso anno in un’atmosfera stupenda e rilassata, la nuova sede della Festa di Santa Perduta è davvero un gioiello. I Giardini di San Giovenale, situati a ridosso delle mura, con la loro vista mozzafiato sulla vallata, con le loro piccole grotte, con i suoi prati e i suoi alberi, è un incanto raro e accoglierà ancora dalle 17.30 il picnic che apre la festa popolare pomeridiana, stravaccati sull'erba tra stuoie e lenzuoli, tra bimbi che scorazzano allegramente, attraversati da musica, porchetta, vino e sangria, tutto secondo la consueta filosofia della condivisione di ciò che si porta, in accordo con l’originario spirito di questa festa.

Il programma musicale, dopo la meravigliosa selezione di dischi in vinile proposta nel pomeriggio da DJEnzo e DJmaurovecchi di Radio Orvieto Web, sboccerà al tramonto con l’esibizione alle 20.00 degli Hot Nuts sorprendente giovane duo che grazie alla suadente voce di Valeria Romagnosi e al virtuoso ukulele di Marco Formica, spazia con agilità dalle note jazz al blues, fino allo swing e al pop.

Il clou si raggiungerà alle 21.00 quando, tra candele e cuori, entrambi accesi, suoneranno gli ospiti d’eccezione, i grandiosi TÊTES DE BOIS, acclamato ensemble musicale romano attivo da inizio anni ’90, alfieri della canzone d’autore contemporanea, tra album dedicati al mitico Lèo Ferrè (il primo dei quali, nel 2002, gli valse la Targa Tenco come migliori interpreti, premio che bisseranno nel 2007 e nel 2015) e lavori originali esaltati dalla critica come “Pace e male”, “Avanti pop” e “Goodbyke”. Il gruppo, che si è spesso esibito in TV in diverse trasmissioni de LA7, ha collaborato in dischi propri e altrui con il fior fiore della scena italiana come Daniele Silvestri, Francesco di Giacomo, Nada, Paolo Rossi, Mauro Pagani, Marco Paolini, Claudio Santamaria, Militant A, Vasco Brondi.

Inoltre, in questi vent’anni i Têtes de bois sono stati tra i più attivi agitatori culturali e artistici inventandosi progetti geniali come il Festival di Stradarolo, performances situazioniste come TRAMiamo e Ferrovia dell’allume, e il celebre Palco a pedali (alimentato esclusivamente a pedali grazie a 128 spettatori volontari che durante il concerto producono l’energia elettrica necessaria), senza contare l’impegno editoriale del leader Andrea Satta che ha dato alle stampe tre lavori, tra cui il più recente è "Mamma, quante storie! Favole in ambulatorio, in treno e in piazza".

Insomma, un’occasione davvero preziosa in un luogo che si prevede di grandissima suggestione.
Infine: occhio che alle 23.30 facciamo il gioco dell’uva e andiamo tutti a nanna.

Venite a cuor contento.

Durante le serate sarà possibile contribuire a sostenere attivamente la Festa acquistando le magliette, gli shoppers, nonché, novità 2016, gli zainetti con il nuovo logo di Santa Perduta, realizzato appositamente da Lida Ziruffo, eccezionale graphic artist del Banano Connection.