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“Agata fa Teatro” in scena il 24 ottobre con “67 Gli ultimi giorni della regina Maria Antonietta”

martedì 20 ottobre 2015
“Agata fa Teatro” in scena il 24 ottobre con “67 Gli ultimi giorni della regina Maria Antonietta”

Va in scena sabato 24 ottobre alle ore 21, presso la Sala del Carmine a Orvieto, lo spettacolo della compagnia “Agata fa Teatro” dal titolo “67 Gli ultimi giorni della regina Maria Antonietta”.

Lo spettacolo teatrale, scritto da Mariarita Marziali e Mikele Necini, per la regia dello stesso Nencini, è dedicato agli ultimi giorni di vita della regina Maria Antonietta di Francia.

“67 gli ultimi giorni della regina Maria Antonietta”, nasce dal profondo amore per questa discussa e vituperata figura storica; Maria Antonietta ha suscitato da sempre un profondo interesse ed una sempre accesa curiosità nelle persone, determinata dall’aver vissuto una vita dissoluta e sregolata.
“La commistione tra l’ingenua fanciullezza e la spregiudicatezza crudele, legata al potere ed al denaro, consegnano Maria Antonietta all’olimpo dei miti - spiega il regista, Mikele Nencini -. Icona gay, Maria Antonietta, rappresenta l’eroina negativa, ma anche la vittima sacrificale del fallimento della monarchia. Il progetto cerca di conciliare tutti questi aspetti definendo al contempo la fragilità e l’ineluttabilità di un destino che sembra segnato sin dalle origini”.
“L’idea - prosegue il regista - è quella di presentare il profilo intimo e psicologico di Maria Antonietta nel carcere la Conciergerie, assistita solo da una giovane ed inesperta cameriera, Rosalie”.

Lo spettacolo si apre con la scena che mostra la schiena scarna e nuda di Maria Antonietta che pronta a vivere il suo inferno, lentamente si veste. Interessanti sono gli interventi video che supportano ed interagiscono con lo spettacolo. Volevamo sperimentare una formula teatrale dove diverse espressioni comunicative potessero convergere.

“Il risultato - chiude Mikele Nencini - è che “67” come famigliarmente ci piace chiamarlo, rappresenta un concentrato di emozioni: la gioia, il dolore, la fragilità, e l’amore. E’ lo spaccato di un essere umano, che è sempre stato pregiudizialmente considerato solo icona di frivolezza, visto nei suoi limiti e nei suoi lati oscuri. Che sia colpevole o innocente non sta a noi stabilirlo. E’ contemporaneamente l’eroina negativa, la vittima sacrificale, la moglie bambina, la straniera, la buona e gentile prigioniera. E’ la voce di una donna e di una madre che rompe il silenzio buio ed umido del carcere e restituisce una dignità spesso negata ad una illustre figura storica non sempre compresa e a nostro avviso poco conosciuta”.

A interpretare lo spettacolo saranno gli stessi ideatori, Mariarita Marziali e Mikele Nencini, insieme Silvia Venturi con la partecipazione di Elisabetta Misasi, Paolo Marziali, Marida Saia, Maria Emma Messina, Giada Ziruffo e Alessanda Cappelletti. I video sono curati di Massimo Lucarelli, mentre la cura del suono sarà di Alessandro Deflorio.