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Nuove scoperte dal sito archeologico di Coriglia. A Monterubiaglio la presentazione

martedì 23 giugno 2015
Nuove scoperte dal sito archeologico di Coriglia. A Monterubiaglio la presentazione

E' attesa per mercoledì 24 giugno a Monterubiaglio, l’ormai consueta presentazione dei risultati della campagna di scavo di Coriglia condotta da studenti e docenti del Saint Anselm College, nonché da alcuni volontari provenienti dal nord America.

Il programma prevede alle ore 18.00 la visita guidata all’area archeologica posta lungo la strada che dalla zona industriale di Le Prese sale a Monterubiaglio, alle ore 21.30 invece presso Piazza dello Statuto, il Prof. David B. George ed il Prof. Claudio Bizzarri, direttori dello scavo, relazioneranno in dettaglio le evidenze scientifiche risultanti. La campagna di scavo anche quest’anno ha portato alla luce importanti risultati che verranno, appunto, spiegati ed illustrati in sede di presentazione alla stampa.

L’area indagata inizialmente negli anni ’90, è stata soggetta ad interventi di scavo sin dal 2006, quello che da un quadro iniziale sembrava essere solo un insediamento di età romana legato alla presenza dell’acqua, si sta rivelando qualcosa di molto più complesso, in passato già erano state rilevate opere murarie etrusche, lo scorso anno invece sono stati scoperti ambienti databili al tardo medioevo (sec. XIV d.C.), determinando un periodo di frequentazione durato per secoli.

Una scoperta quest’ultima che và a sottolineare l’estrema importanza che ha rivestito in passato il sito di Coriglia, da non dimenticare infine, il ruolo infrastrutturale determinante che avrebbe potuto avere la “Via Traiana Nova” che congiungeva la città di Bolsena a Chiusi e passava proprio nelle vicinanze dell’area di scavo, la Via da un ultimo studio, avrebbe costeggiato il centro dell’odierno Monterubiaglio per poi scendere la vallata del Fiume Paglia, infatti proprio in Loc. Tevertino è possibile trovare le “importanti” fondamenta di un ponte di epoca romana.

Questa del 2015 è ormai la decima campagna di scavo, il sito preserva ancora interessanti sorprese ed è quindi anche il momento di pensare ad una sua valorizzazione nell’ambito del Parco Archeologico ed Ambientale dell’Orvietano. Le campagne di scavo sono realizzate dal Saint Anselm College, in collaborazione con l’Institute for Mediterranean Archaeology, il PAAO – Parco Archeologico e Ambientale dell’Orvietano, il Comune di Castel Viscardo e con la collaborazione e la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria.