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Quarto appuntamento per il corso "Le vie di pellegrinaggio nella Diocesi di Orvieto-Todi"

venerdì 22 maggio 2015
Quarto appuntamento per il corso "Le vie di pellegrinaggio nella Diocesi di Orvieto-Todi"

Si terrà a Todi, presso la Sala del Trono del Palazzo Episcopale, il quarto incontro del decimo corso "Le vie di pellegrinaggio nella Diocesi di Orvieto-Todi", promosso dalla Diocesi ed organizzato dall’Associazione "Pietre Vive". L'appuntamento, in agenda per sabato 23 maggio alle 9.30, sarà un'occasione unica per conoscere più da vicino l’altra metà della diocesi, proprio come previsto dallo statuto dell’associazione.

Filippo Orsini aprirà i lavori con la trattazione di un tema molto interessante: “Gli ordini religiosi cavallereschi e le confraternite nell’antica diocesi di Todi:Patrimoni, Chiese e accoglienza dei pellegrini”. Seguirà, a partire dalle 11.00, Don Alessandro Fortunati, che in una lezione unica e particolare, ci permetterà di conoscere “Acquasparta ed il suo territorio”.

Filippo Orsini è Direttore dell’Archivio Storico del Comune di Todi. Studioso di araldica, Storico degli Ordini cavallereschi ed autore di numerose pubblicazioni. Appassionato della storia della città di Todi, ha approfondito vari aspetti riguardanti l’aristocrazia cittadina, i ceti dirigenti dello stato pontificio, le loro trasformazioni e le loro forme di rappresentazioni.

Don Alessandro Fortunati è Vicario Episcopale per la Cultura e la Formazione permanente. Direttore dell’Archivio e della Biblioteca Vescovile di Todi. Membro della Commissione d’Arte Sacra della Diocesi parroco delle parrocchie dei Santi Stefano e Cecilia in Acquasparta – Configni; e dei Santi Biagio, (Cristoforo) e Lorenzo in Casigliano – (Collesecco) – Rosaro (Acquasparta).

L’ampio tema sarà trattato in due sessioni, La grande fortuna che ha arriso alla via Francigena a seguito della recente sua riscoperta, ha fatto dimenticare altre importanti vie di comunicazione del medioevo. Vie più importanti forse della Francigena a detta dell'autore. Per quanto attiene ai pellegrinaggi, è risaputo che, almeno dai secoli XII e XIII, era usato un altro itinerario dai pellegrini che si recavano a Roma, il cui flusso all'epoca era alimentato soprattutto dai "tedeschi e ungari" (coloro che provenivano dai paesi dell'Europa centro-settentrionale e dell'area danubiana).

Se pensiamo che vastità avevano al tempo i regni di Ungheria e di Germania si può immaginare il flusso di pellegrini che percorrevano questa via. Questa strada, nei documenti "via di Alemagna" o "via Teutonica", utilizzava principalmente il passo del Brennero e, digradando per la valle Tridentina, raggiungeva la pianura padana, dove una serie di percorsi acquatici e terrestri si indirizzavano verso la via Emilia, grande collettore dei transiti per Roma. Attraverso la vallata casentinese, la strada arrivava poi ad Arezzo, proseguendo per la val di Chiana sino a cortona, al lago Trasimeno e a Orvieto, da dove si portava a Montefiascone per raccordarsi alla via Francigena e giungere a Roma.