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Per Orvieto città del Dialogo, la parola agli studenti

mercoledì 29 aprile 2015
Per Orvieto città del Dialogo, la parola agli studenti

Saranno presentati nella mattinata di sabato 9 maggio i lavori delle quattro classi dell’Istituto di Istruzione Superiore Artistica, Classica e Professionale di Orvieto che hanno aderito al concorso indetto dall’Associazione Culturale ApertaMenteOrvieto in vista del Festival del Dialogo 2015, che si terrà dal 23 al 25 ottobre prossimi. I quattro lavori, scaturiti dal progetto «Mentre studio mi diverto» saranno valutati da una giuria di esperti di pedagogia, filosofia, comunicazione, arte e psicologia, per decretare l’elaborato vincente, che aprirà una delle giornate del festival del prossimo ottobre.

La classe vincitrice riceverà un contributo per un progetto educativo e il lavoro prescelto sarà protagonista della giornata conclusiva del festival.
Le attività didattiche relative al progetto sono state coordinate dalla dottoressa Francesca Spadaccia e dal dottor Raffaele Iacarella, di AMO, che hanno affiancato i ragazzi supportandoli nella realizzazioni dei loro lavori sul tema del dialogo, ispirandosi ai principi dell’educazione emotiva e socioaffettiva, per avvicinare gli studenti alle materie curricolari agendo sia sull’aspetto cognitivo che sull’aspetto emotivo dell’apprendimento, attraverso il lavoro di gruppo e la valorizzazione delle competenze individuali.

I ragazzi sono stati invitati ad approfondire un tema specifico mediante modalità espressive di ogni genere: artistiche, di ricerca scientifica, multimediali...
Particolare soddisfazione è stata espressa dal direttivo AMO per quanto il progetto sia riuscito a contribuire a sviluppare nei ragazzi le competenze trasversali che oggi sono considerate fondamentali per muoversi nel mondo del lavoro: emotive, relazionali, cognitive, organizzative e comunicative. Nelle classi coinvolte, la dottoressa Spadaccia, il dottor Iacarella e i docenti hanno infatti riscontrato un aumento della capacità riflessiva relativamente alle modalità comunicative, al clima emotivo e quindi alla qualità delle relazioni nel gruppo.

Anche i ragazzi che vivono la scuola con disagio sono riusciti a trovare uno spazio di partecipazione, sia per la possibilità di scegliere il linguaggio espressivo più significativo per sé stessi, sia per il semplice coinvolgimento nella progettazione. Al termine della presentazione dei lavori dei ragazzi è programmato un intervento del dottor Angelo Strabioli sul tema del dialogo in ambito psicologico e terapeutico.