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Giornata di studio interdisciplinare su "Mito, Rito, Homo Sapiens"

mercoledì 3 settembre 2014
Giornata di studio interdisciplinare su "Mito, Rito, Homo Sapiens"

"Mito, Rito, Homo Sapiens" è il titolo della giornata di studio ad ingresso gratuito promossa dal Seminario del Pensare in programma ad Orvieto per sabato 6 settembre presso la bottega Chioccia-Tsarkova, al civico 1 di Via Aldolfo Cozza, all'angolo di Via Garibaldi.

Che cosa significa vivere nel mito? Qual e' il significato profondo del rito e della ripetizione rituale? In che senso entra in gioco qui, nella processualita' della costruzione simbolica, la cosiddetta differenza umana? Non può essere considerato anche questo un mito, e cioè il ritenere che le prerogative simboliche dell'Homo Sapiens non appartengano al mondo animale e vegetale? Ma non sarebbe egualmente un mito il credere nel contrario? Queste sono solo alcune delle domande che troveranno articolazione nella giornata di studio interdisciplinare "per tutti e per nessuno".

Nove relatori, provenienti da discipline diverse tra loro tanto quanto la distanza che corre tra la geologia e l'antropologia culturale, la fisica e la veterinaria, la filosofia, l'archeologia ed il teatro, tenteranno nello spazio di tre sessioni di affrontare l'argomento da disparati punti di vista. Il tutto per far si' che nella quarta ed ultima sessione, la più importante della giornata, si instauri, tra i partecipanti, un dibattito proficuo che ragioni sull'individuazione (o sulla non-individuazione) di eventuali fili rossi che collegano gli interventi. La partecipazione dal pubblico, fondamentale in questa ultima sessione, e' prevista ed invogliata in ognuna delle tre sessioni precedenti.

La ragione per la quale il Seminario del Pensare propone un esercizio di questo tipo è presto detta. "Oggi - spiegano gli organizzatori - viviamo in un tempo attraversato da profonde inquietudini di carattere epocale, dove il mondo vecchio sembra sgretolarcisi sotto i piedi, ma dove quello nuovo ancora fatica a prendere una forma visibile. Il mondo istituzionale, tra cui anche le maggiori istituzioni del sapere - prima vittima di questo sommovimento tellurico - non appare in grado di accogliere le istanze di ripensamento che il nostro tempo ci chiede. Ecco perché si sceglie un tema classico, come quello del mito, così da ripensarlo per il tramite di inedite chiavi di lettura che lo rendano irriconoscibile; perché lo si sviluppa in un luogo non preposto (una bottega di pittura - ma allo stesso tempo, come qualsiasi altro, quello maggiormente preposto) ad un dibattito interdisciplinare; perché si creano le condizioni affinché persone, che per formazione e professione non sono necessariamente portate a confrontarsi, possano dialogare; ed ecco perché lo si fa in maniera del tutto auto-organizzata, augurandosi di iniziare un percorso che dal basso coinvolga sempre più persone e collettività nel farsi del cammino".

Di seguito il programma della giornata:

9.30: Accoglienza Partecipanti
9.45: Presentazione dei Lavori

10.00-11.30: Sessione I - Il Tempo della Fine
Emilio G. Berrocal, antropologo: "Finire per (re)iniziare: elogio della catastrofe"
Luca Costantini, geologo: "Le grandi estinzioni di massa dal Precambriano all'Antropocene"
Matteo Cerasari, veterinario: "In che modo i piccioni ritrovano la strada di casa"

11.45-13.15: Sessione II - L'Impossibile Linea Divisoria
Claudio Bizzarri, archeologo: "Inanna, Ishtar, Turan: tre dee ed una divinità"
Francesco Fanoli, antropologo: "A proposito di alcuni imbarazzi tipologici e morali: la lotta tradizionale senegalese"
Peppe de Ninno, fisico: "So che mi guardi: realtà e osservazione nella fisica quantistica"

13.30-15.30: pausa pranzo

15.45-17.15: Sessione III - L'Atto Puro della Creatività
Eugenio Mozzarelli, filosofo: "La dialettica e il tempo del mito: Gentile e la filosofia antica"
Luca Umena, fisico: "Mele, serpenti e nudità (nella mitologia scientifica)
Andrea Brugnera, attore: Titolo da Confermare

17.30-19.00: Sessione IV - Riannodando i Fili
sessione aperta di ragionamento collettivo - la più importante della giornata!

19.00-19.30: Aperitivo/Conclusione dei Lavori


Il Seminario del Pensare si propone come missione fondativa quella di riflettere sul rapporto tra scienza ed arte, tecnologia e pensiero, nella società contemporanea mondiale. Fondato nel dicembre 2013, ha all'attivo già un evento pubblico dal titolo "Jazz come Intuizione: un percorso col 'martello' tra nazionalismo nero e politically correct", svoltosi lo scorso venerdì 27 dicembre presso "Bottega d'Arte Maitani" Per ulteriori informazioni: esteban.boika@gmail.com